Notizie

11 luglio 2022

Condividi:

SQNBA, un decreto che il SIVeMP non può ancora condividere: opportuno riaprine la discussione come chiesto dal Ministro della Salute

Categoria: Dalla Segreteria Nazionale, Istituzioni

SQNBA, un decreto che il SIVeMP non può ancora condividere: opportuno riaprine la discussione come chiesto dal Ministro della Salute

Lo scorso 6 luglio era già all’O.d.G. della “Conferenza Stato- Regioni” la discussione del decreto interministeriale (MISA-MIPAAF) previsto dall’art. 224 bis D.L. 34/2020 per l’attuazione del “Sistema di qualità nazionale per il benessere animale” – SQNBA.

Il testo era stato riproposto lo scorso mese di Marzo 2022 quale ultima bozza in una riunione di presentazione nei confronti dei numerosissimi interessati (Organizzazioni, Enti, Aziende, Associazioni, ecc…) senza che risultassero accolte, nemmeno in parte, le principali osservazioni formulate dal SIVeMP, a nome dei medici veterinari del SSN largamente rappresentati, date alcune gravi criticità già poste all’attenzione a seguito della prima presentazione di una bozza avvenuta lo scorso mese di luglio 2021.

La summenzionata discussione è stata oggetto di rinvio grazie all’intervento del Ministro della Salute che ha evidentemente ritenuto parimenti rilevante la necessità di ulteriori approfondimenti anche circa le suddette permanenti criticità osservate dalla nostra Organizzazione.

In particolare, risulta tuttora assente la necessaria netta distinzione tra il sistema, ufficiale ed obbligatorio, di certificazione sanitaria del benessere animale quale fondamentale determinante della salute animale e conseguente prerequisito ai fini della sicurezza alimentare che compete all’Autorità Competente e cioè ai Servizi Veterinari dei Dipartimenti di Prevenzione delle ASL, ed un sistema invece volontario di certificazione della “qualità di processo”, come SQNBA, ancorché finalizzato a garantire parametri del processo produttivo maggiormente qualificanti.

Difatti, la preminenza delle risultanze delle attività di Controllo Ufficiale svolte dall’Autorità Competente e la subordinazione di ogni certificazione di qualità del processo alla conformità accertata durante dette attività ufficiali sono principio generale ineludibile; anche affinché venga evitata qualsivoglia discriminazione, specie se economica, nei confronti di chi non intendesse aderire, giacché l’agrozootecnia, sia quella delle filiere rurali e locali, sia quella delle molteplici tipicità, devono godere di massima tutela per l’importanza socio-economica che le caratterizza nel nostro Paese.

Risulta altresì necessaria la revisione dei paragrafi riguardanti sia l’assetto operativo del Comitato Tecnico Scientifico, perché privo della rappresentanza delle professionalità ed esperienze di campo (veterinari delle ASL) e della fondamentale guida del Ministero della Salute. Risulta necessario delimitare, inoltre, l’accreditamento di professionalità diverse da quella del medico veterinario.

Infatti, senza negarne le specifiche ed utili competenze, professionisti diversi dal medico veterinario risulterebbero chiamate a compiere “atti veterinari” in talune circostanze, giacché inserite in un contesto di confuse e pericolose sovrapposizioni regolamentari sotto l’egida di una malintesa, seppure auspicabile, interdisciplinarietà.

Come il SIVeMP ebbe già modo di affermare, purtroppo inascoltato, non può essere ritenuto accettabile un sistema di certificazione che non può garantire la necessaria trasparenza ed equità, nonché la corretta lettura dei certificati, ovvero dei “bollini di qualità”, ponendo innanzitutto a repentaglio la credibilità stessa, da parte sia dei produttori sia dei consumatori, del primario sistema di controllo ufficiale e della correlata certificazione dell’Autorità statale.

Attendiamo perciò ora con fiducia che le criticità rappresentate possano essere oggetto di un’efficace confronto e dell’opportuna revisione dello schema di decreto, così che il Sistema QNBA possa vedere la luce nel contesto di una sua corretta attuazione a vantaggio di ogni soggetto coinvolto, sia esso un possibile destinatario, indipendentemente dall’opzione di avvalersene o meno, ovvero qualsivoglia dei molteplici attori delle filiere agrozootecniche ed alimentari interessate.

Vedi anche