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Nella notte fra il 21 e il 22 agosto è stato incendiato l’ufficio veterinario di Ploaghe dell’Ats Sardegna.

E’ stata la stessa Ats Sardegna a darne notizia con un comunicato in cui condanna ed esprime sconcerto per l’episodio:

«Condanniamo con forza il deprecabile episodio accaduto questa notte a Ploaghe. Confidiamo nell’operato delle forze dell’ordine affinché individuino al più presto gli autori di questo vile gesto». Così il Commissario Straordinario dell’ATS Sardegna, Giorgio Carlo Steri, e il Direttore del Dipartimento di Prevenzione del Nord Sardegna, Francesco Sgarangella, esprimono il proprio sconcerto per l’atto incendiario che ha colpito l’ufficio veterinario: «nella struttura di Ploaghe lavorano con professionalità e dedizione tre medici veterinari e un operatore abilitato alla gestione dello sportello anagrafe. A loro va tutta la nostra solidarietà e vicinanza». E aggiungono: «nel territorio di Ploaghe non è presente alcuna emergenza veterinaria e il contesto epidemiologico risulta favorevole. Resta dunque incomprensibile il motivo di un atto così violento».

«Il Dipartimento di Prevenzione e il Servizio di Sanità Animale di Sassari hanno sempre valorizzato il principio di prossimità dei servizi all’utenza garantendo una presenza capillare su tutto il territorio della Provincia, avvicinando il più possibile il Servizio Pubblico ai cittadini con l’apertura di numerosi uffici veterinari periferici dotati di strumenti informatici e sportelli anagrafe, così da consentire una rapida risposta alle emergenze sanitarie e alle richieste degli allevatori – prosegue il Direttore del Servizio di Sanità Animale, Francesco Sgarangella. Nonostante quanto accaduto questa notte confermiamo la nostra presenza sul territorio e siamo al lavoro per riattivare l’ufficio di Ploaghe che rappresenta un punto di riferimento per tutto il territorio. A causa degli ingenti danni registrati questo processo potrebbe richiedere alcune settimane ma, anche grazie alle interlocuzioni già intercorse con l’Amministrazione Comunale, la Direzione e i Dipartimenti Amministrativi ATS Sardegna, cercheremo di riorganizzare il servizio nel più breve tempo possibile».

Sbalordimento  è stato espresso anche dai vertici regionali e nazionali del Sindacato che hanno definito l’accaduto inqualificabile e allo stesso tempo incomprensibile.

“Lo stupore per quanto accaduto in un territorio considerato ‘tranquillo’ dagli stessi colleghi che ci lavorano, si unisce alla constatazione che ancora una volta vengono dati segnali inequivocabili che siamo una categoria troppo esposta a intimidazioni e/o aggressioni!! I nostri uffici nei luoghi più isolati e sperduti della Sardegna, senza sistemi di vigilanza e controllo, i veterinari che in solitaria di muovono da un’azienda all’altra in territori talvolta impervi e senza copertura di rete, i nostri controlli che incidono talvolta in modo pesante sugli interessi economici degli operatori…molte di queste condizioni potrebbero essere rimosse rendendo il nostro lavoro più sereno e soddisfacente! Ci stiamo impegnando ma è la politica a dover dare risposte concrete!” ha detto la Referente Nazionale Osservatorio Intimidazioni, Angela Vacca.

Ai colleghi e al SIVeMP Sardegna va tutta la solidarietà della Segreteria Nazionale e del Direttivo SIVeMP.

Ricordiamo che è sempre possibile compilare il questionario rivolto a tutti i veterinari di sanità pubblica che siano stati vittime di intimidazioni, minacce, aggressioni e violenze, che possono compilarlo anche in forma anonima, elaborato dal SIVeMP

Osservatorio Intimidazioni