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28 febbraio 2022

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PSA. Oie a i servizi veterinari: mantenere vigilanza e attuare standard basati sulla scienza nei programmi nazionali di prevenzione e controllo

Categoria: Istituzioni, Sanità animale

PSA. Oie a i servizi veterinari: mantenere vigilanza e attuare standard basati sulla scienza nei programmi nazionali di prevenzione e controllo

Gli eventi osservati negli ultimi 6 mesi confermano la minaccia globale della Peste Suina Africana, che continua a diffondersi in diverse regioni, colpendo territori che in precedenza non avevano segnalato la malattia, con gravi ripercussioni sui sistemi di produzione dei suini, sulla salute e sul benessere degli animali, nonché sui  mezzi di sussistenza, sicurezza alimentare nazionale e commercio internazionale”.

Lo afferma l’Oie, Organizzazione Mondiale per la sanità animale nell’ultimo report sulla situazione mondiale relativa alla Peste Suina Africana basato sulle segnalazioni pervenute attraverso il World Animal Health Information System of the World Organisation for Animal Health (OIE-WAHIS) al 17 febbraio 2022.

Il rilevamento della PSA in questi nuovi territori potrebbe comportare un rischio di diffusione nei territori vicini e l’OIE incoraggia i servizi veterinari a mantenere la vigilanza e ad attuare standard e linee guida internazionali basati sulla scienza nei loro programmi nazionali di prevenzione e controllo.

In particolare, un sistema di diagnosi precoce della PSA potrebbe facilitare la segnalazione e la risposta precoci, limitando la diffusione della malattia.  La sorveglianza della PSA deve essere adattata al contesto epidemiologico locale, tenendo conto della presenza di ceppi a bassa virulenza che potrebbero precludere la sorveglianza clinica.  I programmi di sorveglianza dovrebbero riguardare anche le popolazioni di suidi selvatici e selvatici coinvolti nell’epidemiologia della malattia.  I membri dell’OIE dovrebbero inoltre garantire l’accesso a diagnosi di laboratorio di qualità per la PSA, in grado di identificare il virus della PSA in conformità con gli standard del Manuale Terrestre dell’OIE.

La biosicurezza è ancora la misura più importante ed efficace disponibile per prevenire e controllare la PSA.  L’attuazione rigorosa e continua della biosicurezza e il mantenimento di un elevato livello di consapevolezza della PSA tra tutti coloro che fanno parte della catena del valore, nonché il mantenimento della vigilanza alle frontiere per impedire il movimento illegale di prodotti infetti da PSA, possono impedire al virus di entrare negli allevamenti di suini.

Il controllo della PSA richiede impegno e risorse costanti e il coinvolgimento di tutte le parti interessate.  I partenariati pubblico-privato sono a questo proposito strumentali per sfruttare i rispettivi punti di forza, le conoscenze, le competenze e le risorse dei partner del settore pubblico e privato per consentire il controllo della PSA in modo più rapido ed efficiente.

L’OIE ricorda che non esiste al mondo un vaccino autorizzato contro la PSA di comprovata efficacia e sicurezza “pertanto, qualsiasi tipo di vaccino contro la PSA venduto sul mercato è un vaccino falso o contiene ceppi scarsamente attenuati di PSA, che presentano seri rischi per la sicurezza e possono diffondersi tra i suini, causando malattie croniche”.

L’OIE esorta i suoi membri a continuare a notificare tempestivamente il verificarsi di PSA e a condividere le informazioni pertinenti

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