Rassegna Stampa

17 settembre 2019

Salviamo la ricerca biomedica Italiana, una risposta indiretta alla recente manifestazione animalista contro la sperimentazione animale

Fonte: research4life.it

Il mondo della ricerca dice basta.

Percorsi di carriera lunghi, sottopagati, sottoposti ad una normativa vessatoria che si discosta dal dettato europeo, con scarsi finanziamenti, insultati ed aggrediti dagli animalisti, i ricercatori italiani hanno preso l’iniziativa e lanciato la petizione “Salviamo la ricerca biomedica italiana”.

Introdotta da un “manifesto” che ne spiega i motivi (riportato integralmente a fine comunicato), la petizione ha già ottenuto circa 3500 firme in pochi giorni solo nel mondo della ricerca e si propone, adesso che viene resa pubblica, di raccogliere anche le firme di tutti coloro che riconoscono il valore della ricerca biomedica per il progredire della scienza e delle conoscenze mediche (https://www.research4life.it/salviamo-la-ricerca-biomedica-italiana/)

L’iniziativa, già sottoscritta e promossa da scienziati di prestigio internazionale come Silvio Garattini, Giacomo Rizzolatti, i premi Nobel Eric Kandel e Françoise Barré-Sinoussi, è contro l’oscurantismo antiscientifico e le notizie false, che mettono a repentaglio il futuro della ricerca biomedica italiana. Si tratta anche di una risposta indiretta alla recente manifestazione nazionale dei movimenti animalisti tenutasi a Parma contro la sperimentazione animale e la ricerca avviata nell’Università della città ducale.

Il mondo della ricerca alza la voce e per farlo schiera nomi molto rappresentativi come Silvio Garattini, il più noto ricercatore italiano e Presidente dell’Istituto Mario Negri; Manuela Battaglia, Direttore della Ricerca Fondazione Telethon; Giuliano Grignaschi, Direttore di Research4Life, la piattaforma che ospita la petizione, da anni in prima linea per il sostegno alla ricerca ed alla sperimentazione animale; Maria Pia Abbracchio, Prorettore vicario con delega alla ricerca Università di Milano; Alessandro Vercelli, Vice Rettore alla ricerca designato Università di Torino.

La loro voci sono unite nel chiedere al Parlamento, al Ministro della Salute Roberto Speranza ed al Ministro dell’Istruzione e della Ricerca Lorenzo Fioramonti, di dare seguito all’annuncio del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte di voler valorizzare la ricerca scientifica. Chiedono quindi, in primo luogo, che sia modificata la legge italiana in tema di sperimentazione animale, adeguandola alla normativa europea (Direttiva 63/2010), per un maggiore equilibrio tra le esigenze della ricerca scientifica e quelle della protezione degli animali, e per evitare la procedura d’infrazione a cui l’Italia andrebbe altrimenti incontro. Inoltre auspicano che siano aumentati i finanziamenti alla ricerca scientifica, che vedono l’Italia in fondo alle classifiche europee. Infatti, con l’1,38% del Pil investito in R&S, il nostro Paese è nettamente al di sotto della media dell’Unione Europea (2,03%) e molto distante dagli obiettivi 2020 fissati dall’Ue stessa: in media nell’area Ue la spesa in R&S dovrà essere pari al 3% del Pil entro il 2020.