Rassegna Stampa

21 gennaio 2019

Prodotti certificati blockchain dalle insegne gdo. La vera partita è sulla filiera agroalimentare 

Fonte: italiaoggi.it

Lunedì debutta la task force del MiSe. La vera partita è sulla filiera agroalimentare 

La blockchain, quale strumento di certificazione su larga scala dei prodotti sul mercato (come delle intere filiere produttive) sta scatenando una sotterranea corsa all’oro. A competere sono le grandi insegne della distribuzione organizzata mondiale, che si stanno dotando di ecosistemi interni basati sui registri distribuiti; puntano, cioè, a posizionare meglio la propria attività, in vista della diffusione della tecnologia, che ha fatto il successo delle criptovalute, garantendo trasparenza e immodificabilità delle informazioni condivise.

L’oggetto del desiderio, cioè l’oro, è costituito da due facce di una stessa moneta: da un lato, la mole di dati per la certificazione dei prodotti in vendita, dall’altra il valore della certificazione in quanto tale. E, a cascata, il valore dal marchio che ne beneficia.

La partita è enorme. Una torta quantificata, nel corso di un recente convegno a Milano organizzato da Casaleggio Associati, in 339,5 milioni di euro nel 2017, che raggiungeranno i 2,3 miliardi di euro nel 2021. Ma, per il 2027 si stima che il 10% dell’intero Prodotto interno lordo del pianeta sarà generato da prodotti e servizi erogati tramite blockchain. Andiamo con ordine.