Rassegna Stampa
08 maggio 2024
Peste suina, scatta la cassa integrazione alla Felinese
Fonte: repubblica.it
La Felinese – 95 milioni di fatturato nel 2023 – ha chiesto la cassa integrazione per i suoi 350 dipendenti.
Nelle scorse settimane i sindacati di categoria avevano spiegato che non c’erano ancora ricadute occupazionali a causa della peste suina, ma ora non è più così.
L’azienda con sede a Felino (Parma) dal 2020 ha un socio di minoranza canadese (Premium Brands Europe, società del gruppo Premium Brands Holdings Corporation) e proprio il Canada è uno dei paesi verso cui l’export di salume al di sotto dei 400 giorni di stagionatura si è bloccato dopo il ritrovamento a metà aprile di un cinghiale infetto nell’area tra Fornovo e Varano.
Di conseguenza la Zona di restrizione 2 è stata allargata alle aree di Collecchio, Sala Baganza e Felino.