Rassegna Stampa

07 giugno 2024

Pesci “sballati” e malati d’ansia, così farmaci e droghe nelle acque stanno cambiando gli animali

Fonte: aboutpharma.com

Trote “dipendenti” dalla metanfetamina, pesci persici europei che hanno perso la paura dei predatori perché “strafatti” di farmaci antidepressivi, pesciolini che hanno sviluppato l’ansia a forza di assumere caffeina a basse concentrazioni, e altri che, “nutriti” con l’estrogeno sintetico utilizzato nelle pillole anticoncezionali stanno sperimentando inversioni di sesso. Non è un film la l’allerta “sballo subacqueo” dovuta alla presenza di residui di farmaci e sostanze stupefacenti illegali che finiscono nei corsi d’acqua e nei sistemi fognari contaminando gli ecosistemi.

La dipendenza da farmaci e droghe non è più un problema solo per gli umani, supera i confini terrestri e se ne possono vedere gli effetti perfino nei cieli sopra le città: per esempio, gli storni femmine trattati con antidepressivi come il Prozac alle concentrazioni presenti nelle acque reflue diventano meno attraenti per i potenziali compagni, e gli uccelli maschi si comportano in modo più aggressivo e cantano meno per attirarle rispetto a come fanno con quelle che non hanno assunto dosi del farmaco.