Rassegna Stampa

16 luglio 2024

Perché aprire la caccia allo stambecco è un paradosso della conservazione di Cristina Nadotti

Fonte: repubblica.it

La popolazione di Capra ibex sulle Alpi italiane è in aumento, ma a mettere a rischio la sopravvivenza della specie c’è il cambio climatico

Giovedì scorso, il Parlamento ha approvato un ordine del giorno, con parere favorevole del Governo, in cui si chiede di inserire lo stambecco tra le specie cacciabili. Le associazione ambientaliste, su tutte il Wwf, ritengono ingiustificabile l’intenzione di inserire “un animale fragile, che circa un secolo fa è stato portato sull’orlo dell’estinzione proprio a causa della caccia” tra le specie per cui è autorizzato il prelievo venatorio.

Le motivazioni addotte dalle associazioni dei cacciatori per cambiare la norma si fondano su un aumento costante della popolazione di Capra ibex sull’arco Alpino negli ultimi anni. Un po’ come accade per gli orsi, tuttavia, è lecito chiedersi se ha senso riprendere a uccidere degli animali che si sono reinseriti a fatica sulle Alpi, dalle quali erano scomparsi proprio a causa della caccia.

Per capire se il prelievo venatorio rappresenterebbe di nuovo una minaccia per la sopravvivenza della specie abbiamo chiesto il parere di Piero Genovesi, responsabile del Servizio per il coordinamento della fauna selvatica di Ispra e di Alice Brambilla, esperta di ecologia sperimentale, ricercatrice all’università di Zurigo e collaboratrice del Parco Gran Paradiso.