Rassegna Stampa

10 luglio 2024

Nuovo metodo data-driven per prevedere le pandemie

Fonte: ilsole24ore.com

Dall’analisi dei dati uno strumento per prevedere nuove pandemie. È quando emerge da uno studio pubblicato su Nature Communications relativo a RecombinHunt nuovo metodo data-driven, sviluppato dal Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria del Politecnico di Milano e dall’Universita’ degli Studi di Milano. Il nuovo metodo è in grado di identificare, «con elevata accuratezza e efficienza computazionale», genomi Sars-CoV-2 ricombinanti con uno o due punti di rottura». Determinante, come sottolinea Stefano Ceri, Professore Ordinario di Sistemi di Elaborazione delle Informazioni, «lo straordinario contributo di laboratori di tutto il mondo, che hanno messo a disposizione della comunità internazionale più di 15 milioni di sequenze virali».

La ricombinazione, cioè la composizione di due o più genomi virali per formare un nuovo genoma, «è un efficiente meccanismo molecolare per l’evoluzione e l’adattamento dei virus».

Gli esperti sottolineano che diversi metodi proposti (sulla spinta della pandemia COVID-19) per rilevare genomi ricombinanti del virus SARS-CoV-2 non sarebbero stati in grado «di confermare fedelmente le analisi manuali del settore». A mostrare specificità e sensibilità elevate, a detta dei ricercatori è ReconbinHunt.