Rassegna Stampa

14 ottobre 2019

Maggioranza e opposizioni litigano sulla fauna selvatica

Fonte: publicpolicy.it/

Dopo una lunga pausa, resasi necessaria anche per alcune riformulazioni dell’articolato, la commissione Agricoltura alla Camera è tornata la scorsa settimana ad occuparsi della pdl Gallinella sulle semplificazioni in agricoltura (‘Disposizioni per la semplificazione e l’accelerazione dei procedimenti amministrativi nelle materie dell’agricoltura e della pesca nonché delega al Governo per il riordino e la semplificazione della normativa in materia di pesca e acquacoltura’).
Dopo il nuovo testo che era stato presentato il 9 luglio, il relatore Luciano Cadeddu (M5s) ha realizzato una ulteriore nuova versione che, oltre ad apportare correzioni alla formulazione di alcune norme, ha come novità più importante un articolo che rivede la disciplina sul controllo della fauna selvatica per i danni causati agli agricoltori. Sul tema erano emerse visioni divergenti nel corso delle audizioni e già in precedenza i diversi gruppi non avevano trovato la quadra, tanto che la norma sulla materia presente nella pdl originaria a firma dello stesso presidente della XIII commissione, esponente M5s, Filippo Gallinella (pdl sottoscritta da tutti i gruppi) era poi stata espunta nella versione di luglio. Ma anche la nuova formulazione arrivata ora ha visto la forte insoddisfazione delle opposizioni, al punto che Lega e Fratelli d’Italia hanno minacciato di ritirare la firma dalla proposta di legge.
La norma prevedeva che, per attuare i piani di abbattimento, potessero essere adibiti (oltre alle guardie venatorie, forestali e comunali) anche operatori abilitati dalle Regioni, previa frequenza di appositi corsi approvati dall’Ispra, purché muniti di licenza per l’esercizio venatorio in caso di uso di armi da fuoco. Il nuovo articolo presentato questa settimana prevede che i piani di abbattimento possano essere attuati anche tramite l’utilizzo di ‘ausiliari per il controllo faunistico’, sotto il coordinamento della polizia provinciale o dei carabinieri forestali o degli uffici regionali competenti in materia. Gli ausiliari possono essere assunti a tempo determinato, ma per una durata non inferiore ad un anno, dalle Regioni interessate, che li selezionano tramite concorso.