Rassegna Stampa

01 maggio 2024

L’aviaria nei bovini in Usa “circolava da mesi”, il mistero dell’infezione umana e il genoma virale sequenziato

Fonte: ilfattoquotidiano.it

Negli Usa, tra il bestiame, si sta ampiamente diffondendo un ceppo di aviaria altamente patogeno che secondo recenti analisi sarebbe in circolazione da mesi e al quale è stato legato anche un caso umano. Su Nature si dà conto delle prime analisi effettuate su dati genomici resi pubblici dal Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti (Usda). Al momento, nonostante il caso in un essere umano registrato, gli scienziati non ritengono che l’epidemia nel bestiame consentirà al virus di acquisire la capacità di diffondersi ampiamente tra le persone, ma aggiungono che è importante essere vigili.

“Nella risposta a un’epidemia, più velocemente si ottengono dati, prima si può agire”, afferma Martha Nelson, epidemiologa genomica presso il National Center for Biotechnology Information (Ncbi) a Bethesda, nel Maryland sentita da Nature. La Nelson aggiunge che con ogni settimana che passa, la finestra per controllare l’epidemia si restringe. Il 25 marzo le autorità federali Usa hanno annunciato che nelle mucche da latte era stato rilevato un ceppo di influenza aviaria altamente patogeno. Successivamente l’Usda ha confermato l’infezione del ceppo denominato H5N1 in 34 allevamenti da latte in nove stati. Tra la fine di marzo e l’inizio di aprile, l’Usda ha pubblicato una serie di sequenze virali di mucche campionate in Texas e la sequenza di un caso umano, sull’archivio Gisaid.