Rassegna Stampa

03 giugno 2020

La parola (e l’azione) ai consumatori britannici: dopo la Brexit addio agli alti standard europei per il cibo

Fonte: ilfattoalimentare.it

“La battaglia va considerata persa, e in futuro solo i consumatori potranno e dovranno occuparsi della sicurezza di ciò che mangiano”. Così titola un preoccupato articolo del sito britannico Inews dedicato alle ultime vicende parlamentari sull’importazione degli alimenti dopo la Brexit, che espongono i cittadini alla massiccia presenza di cibi americani e non solo, togliendo loro la tutela di cui hanno sempre goduto finora, grazie alle normative europee.

La vicenda è iniziata con l’addio definitivo all’Unione Europea, il 31 gennaio scorso: quando terminerà il periodo di transizione, alla fine del 2020, decadranno tra le altre anche le leggi europee che vietano, per esempio, l’importazione di pollo clorinato o di carne trattata con antibiotici e ormoni, e impongono il controllo delle filiere. Al contempo probabilmente entreranno in vigore accordi commerciali che tengono in scarsa considerazione tanto la sicurezza di ciò che si vende (secondo gli standard europei) quanto il benessere animale e la tutela dell’ambiente, con tagli ai dazi doganali, per favorire gli scambi.