Rassegna Stampa

14 ottobre 2024

La corsa a un vaccino a mRna contro l’influenza aviaria

Fonte: wired.it

Finora il virus H5N1 non si è diffuso estesamente tra gli esseri umani, ma gli scienziati stanno lavorando per essere pronti in ogni evenienza

Alla fine di settembre sono arrivate notizie preoccupanti dal Missouri. Sei operatori sanitari dello stato americano hanno sviluppato lievi sintomi respiratori dopo aver assistito il primo paziente che ha contratto l’influenza aviaria senza contatti con animali infetti, alimentando il timore che il contagio potesse avvenire anche da una persona all’altra.

I Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie sottolineano che finora il soggetto in questione è l’unico risultato positivo alla malattia; Se però uno degli operatori sanitari è risultato negativo, gli altri non sono stati testati (pur fornendo campioni di sangue per ulteriori analisi).

Questa variante di influenza aviaria è causata dal virus H5N1, uno dei tanti sottotipi dell’influenza A, molto comune tra gli esseri umani. Il ceppo circola da anni tra gli uccelli e in altre popolazioni animali, ma solo occasionalmente ha causato piccoli focolai tra gli esseri umani. Il problema è che l’H5N1 muta continuamente. In futuro, quindi, potrebbe colpire più facilmente la nostra specie. E dal momento che la stragrande maggioranza delle persone non è immune a questa forma di virus influenzale, alcuni esperti temono che possa causare la prossima pandemia.