Rassegna Stampa

14 maggio 2024

Influenza aviaria, cresce l’allarme: la situazione, i rischi per la salute

Fonte: ilsole24ore.com

In Usa dopo il latte trovate tracce anche nelle acque reflue. Scienziati preoccupati che il bestiame diventi serbatoio di H5N1, trasformandosi in «incubatore» in cui i virus influenzali si scambiano materiale genetico e mutano fino a trasmettersi all’uomo

Influenza aviaria, si alza l’asticella dell’attenzione. Secondo Nature, gli scienziati temono che il ceppo H5N1 diventi endemico nei bovini, favorendo la diffusione tra gli esseri umani. Le considerazioni rigurdo a questa preoccupazione arrivano da una serie di osservazioni all’interno di una situazione incerta e potenzialmente ad alto rischio. Vediamo quali.

Innanzitutto la presenza di una grande quantità di virus dell’influenza aviaria nel latte suggerisce che ci sono mucche asintomatiche infettate, il che significa che servono più test. A questo si aggiunge la scoperta dei ricercatori del Baylor College of Medicine di Houston in un lavoro in prepubblicazione su MedRxiv e che rigurda la rilevazione del virus nelle acqua reflue di 9 città del Texas, tra il 4 marzo al 25 aprile, quando sono stati registrati i focolai di H5N1 negli allevamenti e un contagio umano. La popolazione interessata è di milioni di abitanti. «L’analisi del genoma riscontrato nelle acque reflue – secondo gli scienziati – suggerisce l’origine aviaria o bovina dell’H5N1, ma non è stato possibile escludere altre potenziali fonti, in particolare l’uomo». E la crescente presenza del virus H5N1 negli animali domestici solleva notevoli preoccupazioni sul fatto che l’adattamento virale a persone immunologicamente fragili possa provocare la prossima pandemia influenzale, ricorda lo studio. «Questa indagine ci dice che il virus dell’aviaria è presente nelle feci, ovviamente, ma non sappiamo se provenienti da bovini o dall’uomo. Quello che mi fa pensare è che potrebbero essere bovini asintomatici e questo non è un buon segnale» commenta l’epidemiologo Massimo Ciccozzi, ordinario di Statistica medica ed epidemiologica molecolare all’Università Campus Bio-Medico di Roma.