Rassegna Stampa

10 dicembre 2020

I Pfas sono responsabili (anche) di forme più gravi di covid

Fonte: ilsalvagente.it

Livelli elevati di un composto PFAS sono stati associati a forme più gravi di Covid-19. E’ la conclusione di uno studio danese, attualmente in fase di revisione, che ha coinvolto 323 pazienti infetti dal coronavirus. I malati che avevano livelli elevati di PFBA avevano più del doppio delle probabilità di sviluppare una forma grave della malattia. Il PFBA fa parte di una classe di composti industriali che ha contaminato il suolo, l’acqua e il cibo in tutto il mondo. È stato presentato come relativamente sicuro perché rimane nel sangue umano per molto meno tempo rispetto ad alcuni degli altri composti della classe ed è una molecola più corta. Ma – e questa potrebbe essere la spiegazione alla base della ricerca – tendono ad accularsi nei polmoni.

Lo studio di Grandjean ha coinvolto 323 pazienti con Covid-19, 215 dei quali sono stati ricoverati in ospedale. I ricercatori hanno analizzato il sangue di questi pazienti per la presenza di cinque composti PFAS e hanno scoperto che solo l’acido perfluorobutanoico, o PFBA, era associato alla gravità della malattia. Più della metà di quelli gravemente malati di Covid-19 aveva livelli elevati di PFBA nel plasma, mentre meno del 20% di quelli con malattia lieve aveva livelli elevati della sostanza chimica.