Rassegna Stampa

19 gennaio 2022

I consumatori stanno realmente premiando il rispetto degli animali e la sostenibilità?

Fonte: Ruminantia

E’ veramente difficile rispondere alla domanda che pone il titolo di questo articolo, e solo l’analisi dei dati di vendita dei tanti prodotti presenti negli iper e nei supermercati può farlo. Le analisi di mercato basate su interviste ai consumatori direbbero senza equivoci che la gente vuole cibi etici e sostenibili anche spendendo qualcosa in più, ma poi in pratica ciò non avviene o avviene solo parzialmente.

Uno strumento prezioso per dare una risposta a questo quesito lo possiamo trovare nella decima edizione dell’Osservatorio Immagino (OI) uscita a gennaio 2022. Questo “elaborato” è frutto della collaborazione tra la Nielsen, nota società di indagini di mercato, e GS1, organizzazione non profit che raggruppa 35.000 imprese, e riguarda la prima metà del 2021 facendo il confronto con lo stesso periodo dell’anno precedente. OI ha incrociato i dati provenienti da 125.000 prodotti che esprimono un fatturato di 39 miliardi di euro e rappresentano l’83% del venduto degli iper e supermercati. Gli aspetti dei prodotti sui quali si è basata l’analisi sono i claim, le indicazioni di consumo, le informazioni sulle etichette, i loghi, le certificazioni e quant’altro.

I fenomeni che sono stati verificati dall’analisi sono l’italianità, il free from, il rich-in, le intolleranze, il lifestyle, i loghi e le certificazioni, gli ingredienti benefici, il metodo di lavorazione, il texture dei prodotti e la cura della casa.

Gli interessi di Ruminantia e di voi lettori sono relativi ai prodotti agroalimentari provenienti dalle filiere del latte e della carne di ruminanti, per cui soffermeremo la nostra attenzione solo su questi e sui claim presenti sulle loro etichette.

Italianità
Il Made in Italy, declinato in tutti modi possibili, è presente nel 25% dei prodotti del panel considerato, che per quanto riguarda il food conta 87.613 referenze che in valore rappresentano il 26.9% del totale. Interessante è notare la crescita di questo claim dell’1.8%.