Rassegna Stampa
23 settembre 2021
Farm to Fork, “tutto da rifare”
Fonte: carnisostenibili.it
Le critiche al Farm to Fork per come è stata impostata aumentano. Dopo gli studi di USDA e JRC, dal settore agricolo tedesco arriva un’altra impietosa analisi di questa strategia che, ormai è chiaro, è tutta da rifare. O quasi.
Le prime critiche sono arrivate dallo USDA, il Dipartimento statunitense dell’agricoltura. Le politiche europee del Farm to Fork, dal campo alla tavola per dirla in italiano, non raggiungono gli obiettivi che si prefiggono (fra gli altri la riduzione dei gas climalteranti) e sono motivo di forti squilibri sui mercati dell’agroalimentare. Con i prezzi al consumo che potrebbero schizzare verso l’alto. Un giudizio severo, giunto ancor prima che la stessa Unione europea fornisse un’analisi delle conseguenze delle sue scelte in tema di politiche agricole e ambientali.
Ma andiamo con ordine, o si rischia di fare confusione. Era la fine del 2019, di emergenza sanitaria non vi era sentore, quando la Commissione europea guidata da Ursula von der Leyen annunciava al mondo il Green New Deal, il patto verde per l’Europa. Un progetto destinato a imprimere una robusta svolta alla lotta ai cambiamenti climatici.
Con un programma coraggioso e ambizioso, come quello di arrivare al 2030 riducendo del 55% le emissioni di gas serra conseguenti alle attività dell’uomo. Fra queste l’agricoltura, a più riprese accusata ora di usare troppi concimi, ora troppi agrofarmaci, ora di attentare alla biodiversità. Per non parlare degli allevamenti, additati fra i maggiori produttori di metano (i bovini) o di eccedere con l’immissione di azoto sui campi (con i reflui). Verità parziali, a volte solo bugie, ma non è questo il momento di parlarne.