Rassegna Stampa

05 febbraio 2020

Etichetta, ecco il decreto italiano consegnato a Bruxelles

Fonte: Agricolae

Paracelso lo diceva già 5oo anni fa, nel Medioevo, ma l’Unione europea – e per la precisione i francesi – sembrano non capirlo. “E’ la dose che fa il veleno”. Nel senso che anche l’acqua, se bevuta in eccessiva quantità, può portare ad affogamento. Ma certo non si può dire che fa male.

Obiettivo del progetto di decreto italiano nato per contrastare i pericoli che possono nascere dall’adozione dell’etichetta a semaforo francese, il Nutriscore, è proprio quello di andare oltre, “precisare” e stabilire, per ogni alimento, la dose ideale da assumere quotidianamente.

“Utilizzare una forma di espressione complementare della dichiarazione nutrizionale degli alimenti”. È questo il senso della proposta italiana consegnata alla commissione europea in risposta al Nutriscore francese.

Il progetto di decreto adottato in applicazione dell’articolo 35 del regolamento europeo 1169 del 2011 dispone infatti che il valore energetico e le quantità di sostanze nutritive possono essere indicate con forme di espressioni ulteriori rispetto a quelle riportate attualmente.

In sostanza l’Italia fa un passo in avanti e precisa.