Rassegna Stampa
16 novembre 2020
Elezioni Usa e impatto sull’agricoltura globale
Fonte: Agronotizie
Salvo colpi di scena, il 46esimo presidente degli Stati Uniti sarà il democratico Joe Biden. Come cambieranno le politiche rurali degli Usa? E soprattutto, quali saranno i nuovi rapporti con l’Europa e con la Cina?
Salvo sorprese rocambolesche, sembra che il 46esimo presidente degli Stati Uniti sarà il democratico Joe Biden. Se così fosse, come cambieranno le politiche rurali degli Usa? E soprattutto, quali saranno i nuovi rapporti con l’Europa? Innanzitutto cerchiamo di non cadere nella trappola delle divisioni politiche e di letture che, magari, possono andare bene se affrontate con le lenti italiane, ma che non rispecchiano il quadro americano.
L’America rurale è sempre stata molto vicina al partito repubblicano e, seppure Donald Trump fosse un personaggio atipico, a tratti istrionico e imprevedibile, con uscite così sopra le righe da non renderlo affatto incasellabile nel cosiddetto establishment, i farmer si sono subito affezionati a lui. E non sarebbe potuto essere diversamente, dal momento che il tandem Donald Trump & Sonny Perdue, quest’ultimo veterinario e agricoltore in Georgia, prima ancora che politico e segretario del dipartimento Usa dell’Agricoltura, ha cercato di assecondare molte delle richieste della classe rurale. In che modo?