Rassegna Stampa

22 novembre 2018

Zootecnia

C’è paura fra i suini

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Cresce l’allarme per l’espandersi dei focolai di peste suina africana nei paesi dell’Est Europa. Amministrazioni sanitarie, agricole e ambientali devono lavorare in sinergia. Anche sul fronte del benessere animale occorre un impegno congiunto. Se ne è parlato alla “Giornata della suinicoltura”

Tempi difficili per la suinicoltura. Da una parte il mercato, che non premia gli sforzi degli allevatori, dall’altra le impegnative sfide sul fronte della salute e del benessere degli animali.
Questi due ultimi temi sono stati al centro dell’affollata “Giornata della suinicoltura”, organizzata da Expo Consulting nelle ampie sale del centro congressi di Fico, il parco agroalimentare bolognese.

Fra i temi più dibattuti quello della minaccia da Est conseguente all’aumentare dei focolai di peste suina africana.
Credevamo di essere al sicuro, ha detto Romano Marabelli, (Oie, Organizzazione internazionale delle epizoozie), ma non è così.
L’Italia suinicola è una delle punte di diamante del nostro agroalimentare, ma tutto il settore potrebbe essere messo in gravi difficoltà se il virus varcasse i confini nazionali.

Abbiamo per fortuna un efficiente apparato di sanità che vigila affinché ciò non avvenga, ma è necessario un nuovo modo di operare. Se non ci sarà sinergia fra tutte le componenti interessate, quella veterinaria in primis, ma anche quella agricola e ambientale, la battaglia rischia di essere persa.