Rassegna Stampa

19 maggio 2024

Aviaria, in Usa gli allevatori contro i controlli nelle fattorie. I funzionari dei Cdc ricorrono ai veterinari locali

Fonte: ilfattoquotidiano.it

Il governo degli Stati Uniti ha temporaneamente allentato le rigide linee guida su come i laboratori e le strutture di sanità pubblica trasportano, gestiscono, conservano i campioni di influenza aviaria H5N1, considerati agenti patogeni ad alto rischio. La misura consentirà ai laboratori di ridurre gli oneri burocratici e di disporre di un tempo più lungo per concentrarsi su ricerca e prevenzione. Sino ad ora, tutto il materiale selezionato doveva essere decontaminato e distrutto nel giro di una settimana. Ora il tempo a disposizione sarà di un mese.

Prosegue intanto la valutazione dei rischi per gli umani. Dalla fine di marzo il virus H5N1 è stato rilevato tra i bovini da latte in nove Stati americani, ha ucciso milioni di uccelli selvatici in tutto il mondo, costretto all’abbattimento delle greggi domestiche e infettato diverse specie di mammiferi. Solo un lavoratore di un’azienda lattiero-casearia è però risultato positivo al virus – sviluppando peraltro sintomi piuttosto leggeri – e gli US Centers for Disease Control and Prevention (CDC) hanno affermato che non ci sono prove solide che l’influenza aviaria si stia diffondendo tra gli umani. Secondo alcuni, la scarsità dei test su animali e umani e le resistenze da parte dell’industria agro-alimentare rendono però difficile capire esattamente le dimensioni del fenomeno.