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Piano nazionale per la ricerca dei residui, risultati 2023
Categoria: Istituzioni, Sicurezza alimentare
Il Piano Nazionale Residui (PNR), che prevede controlli sui prodotti di origine animale nella fase di produzione primaria o nella prima trasformazione, viene predisposto annualmente dal Ministero della salute sulla base delle indicazioni previste dalle norme europee e viene attuato a livello locale grazie alla collaborazione delle Autorità competenti regionali e locali, degli Istituti zooprofilattici sperimentali e del Laboratorio nazionale di riferimento.
Il 2023 è stato il primo anno di attuazione del Regolamento (UE) 2022/1644 e del Regolamento 2022/1646, che hanno sostituito la direttiva 96/23/CE e hanno portato alcune novità nell’implementazione delle attività, quali l’introduzione del Piano di sorveglianza e del Piano Paesi Terzi (oltre al Piano mirato, simile a quello degli anni precedenti), nonché l’eliminazione dei contaminanti e pesticidi dalle ricerche sui prodotti di origine animale, in quanto oggetto di altri piani specifici.
Oggetto di indagine del Piano è la ricerca delle sostanze farmacologicamente attive vietate o non autorizzate (Gruppo A) e quelle autorizzate nei medicinali veterinari (Gruppo B), al fine di evidenziare, nel processo di allevamento degli animali, eventuali usi illeciti/impropri o verificare il corretto uso di tali sostanze.
In linea generale il sistema italiano ha fronteggiato in modo estremamente efficace il cambiamento delle procedure conseguenti alle nuove norme, grazie sia al coordinamento puntuale e costante tra gli attori a tutti i livelli, sia al buon funzionamento del sistema informatico RaDISAN del Ministero della salute, implementato dal 2022, che ha permesso un monitoraggio quasi in tempo reale delle attività, consentendo interventi correttivi in corso d’opera.
Proficua è stata in particolare la collaborazione tra il Ministero e le autorità regionali e locali, i laboratori del territorio e il Laboratorio Nazionale di Riferimento, sinergia che ha permesso in ogni momento la risoluzione delle inevitabili criticità legate ai cambiamenti di procedure e all’introduzione di nuove attività.
Nell’ambito di tutte le attività del PNR, nel 2023 sono stati prelevati 27.202 campioni (per un totale di 378.888 determinazioni analitiche): di questi 24.931 campioni sono stati prelevati nell’ambito del Piano mirato, 1.018 nell’ambito del Piano di sorveglianza, 385 nell’ambito del Piano Paesi terzi. Oltre alle attività pianificate a livello nazionale, 368 campioni sono stati prelevati nell’ambito di Extrapiano regionali, per approfondire particolari problematiche locali, e 500 campioni sono stati prelevati su sospetto.
I campioni non conformi sono stati in totale 27, di cui 10 nel Piano mirato, 2 nel Piano di sorveglianza, 1 nel Piano Paesi terzi e 14 nell’attività di campionamento su sospetto. L’andamento delle non conformità è in linea con i risultati degli ultimi anni, con percentuali di irregolarità leggermente inferiori rispetto a quelli registrati in ambito comunitario.
I risultati riportati nella relazione del PNR 2023 sono stati già trasmessi ad EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) attraverso il sistema informatico dedicato, ai sensi dell’articolo 9 del regolamento (UE) 2022/1646, per la consueta predisposizione del report annuale contenente i risultati di tutti gli Stati Membri.
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Fonte: Ministero della salute