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25 marzo 2019

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Intimidazioni Grasselli: direttori generali non lascino da soli colleghi in zone a rischio

Categoria: Intimidazioni

Intimidazioni Grasselli:  direttori generali non lascino da soli colleghi in zone a rischio

Il Segretario Nazionale del SIVeMP, Aldo Grasselli,  spiega ai microfoni di Sanità Informazione quali sono i rischi che corrono i veterinari di sanità pubblica,  che operano in qualità di ufficiali di polizia giudiziaria e in rappresentanza dell’autorità: «Spesso servire l’interesse pubblico significa entrare in conflitto con interessi privati e a volte illeciti».

«Le aggressioni sono aumentate e stanno diventando veramente pesanti – spiega il Segretario SIVeMP –. Ci auguriamo che si arrivi ad avere delle norme tali da tutelare maggiormente la nostra categoria. Ma la prima e più semplice soluzione che tutte le aziende sanitarie dovrebbero mettere in atto è quella di non lasciare mai nessun veterinario lavorare da solo nelle situazioni a rischio. Se non viene fatto questo – conclude Grasselli – provvederemo noi stessi a denunciare i direttori generali per omissione dei dispositivi elementari di protezione dei lavoratori».

L’intervista integrale:

Apprendiamo dalla stampa di una proposta di legge presentata di recente in Consiglio regionale della Lombardia a firma di Franco Lucente (FdI) “Sicurezza nei posti di lavoro contro le aggressioni al personale”che, con l’intento di individuare misure di prevenzione e contrasto ad ogni forma di aggressione ai danni dei dipendenti e di tutti gli operatori che operano nelle aziende sanitarie, sia pubbliche che private accreditate dal SSR, prevede, fra l’altro, che le Aziende sanitarie siano “tenute a garantire assistenza legale ai dipendenti ed agli operatori che, nell’ambito delle proprie attività, siano stati vittime di violenza o di minaccia sia fisica che verbale”, nonché a garantire loro le eventuali “spese mediche, riabilitative, psicologiche e farmacologiche che i dipendenti devono affrontare”.

Il SIVeMP sostiene da tempo, e da ultimo ha ribadito al Ministero della salute in occasione dell’istituzione a marzo 2018 dell’”Osservatorio permanente per la garanzia della sicurezza e per la prevenzione degli episodi di violenza ai danni di tutti gli operatori sanitari”, che fra le misure concrete per affrontare il fenomeno è necessario prevedere e assicurare l’assistenza legale alle vittime, anche quando gli atti intimidatori fossero perpetrati da ignoti e al di fuori dell’orario di servizio.

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