Notizie

15 marzo 2017

Condividi:

Intimidazioni, dal nostro comunicato scaturisce un'interrogazione parlamentare

Categoria: Intimidazioni

A seguito del nostro comunicato sull'ultimo episodio conosciuto di intimidazione a danno di un veterinario di sanità pubblica, la deputata Beatrice Brignone ha presentato una interrogazione parlamentare a risposta scritta al Ministro della salute e al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali.

Riportiamo il testo integrale dell'interrogazione: 

 
Atto Camera
Interrogazione a risposta scritta 4-15903
presentato da BRIGNONE Beatrice
testo di Lunedì 13 marzo 2017, seduta n. 758
  
 BRIGNONE. —  Al Ministro della salute, al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali . — Per sapere – premesso che: 
 
da un comunicato stampa del 10 marzo 2017 apparso sul sito del Sivemp (Sindacato italiano veterinari medicina pubblica), si apprende di un'ennesima minaccia ai danni di un veterinario pubblico, dipendente dell'Asur Marche, aggredito all'interno di una struttura di macellazione di bestiame durante lo svolgimento del proprio lavoro; 
il veterinario in passato, pare sia già stato oggetto di atti intimidatori consumati all'interno della sua abitazione privata; 
tali episodi furono esposti dall'interessato alle forze di polizia locale competenti, che, nonostante approfondite indagini, non riuscirono a identificare gli autori delle intimidazioni; 
non molto tempo fa lo stesso veterinario, all'interno del suo ufficio, subì un'aggressione da parte di un operatore dell'azienda zootecnica, con i relativi danni psicologici che hanno conseguito all'accaduto; 
atti intimidatori e aggressioni verbali e fisiche a danno di veterinari che svolgono il proprio ruolo all'interno di strutture di macellazione di carne a uso umano sono perpetrati frequentemente; 
tuttavia, occorre rilevare che i servizi veterinari svolgono un ruolo importante per le filiere agroalimentari sia per il benessere animale sia per la salute umana –: 
se il Governo sia a conoscenza dei fatti narrati in premessa; 
se, al fine di evitare tali eventi, il Governo non ritenga di dover intraprendere iniziative, per quanto di competenza, che possano tutelare i veterinari pubblici che, svolgendo la professione, rischiano la propria incolumità fisica e psicologica, ma anche per garantire, nell'ambito del loro lavoro, il corretto comportamento di tutela della salute pubblica e di benessere degli animali, senza che eventuali gesti intimidatori possano inficiare sull'efficacia dei controlli operati dai servizi veterinari delle Asl; 
se non ritenga di dover assumere specifiche iniziative di competenza per rafforzare i servizi veterinari di sanità animale, d'igiene zootecnica e urbana veterinaria, di sicurezza alimentare, ora sottostimati e destrutturati e di mettere in campo azioni specifiche di analisi del rischio dei veterinari pubblici; 
se non ritenga, in particolare il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, assumere iniziative di competenza, al fine di stabilire nuove norme che garantiscano il rispetto delle regole nell'ambito dei controlli veterinari pubblici cui sono sottoposti le aziende del settore agricolo, zootecnico e alimentare prevedendo un più stringente sistema sanzionatorio nei confronti degli operatori del settore che tentino di eludere tali controlli. (4-15903)
 

Vedi anche