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24 aprile 2020

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Grasselli all’On.le Baldini: riveda il suo giudizio sui medici veterinari

Categoria: Dalla Segreteria Nazionale

Grasselli all’On.le Baldini: riveda il suo giudizio sui medici veterinari

Il 22 aprile scorso, nel suo intervento nell’Aula della Camera dei Deputati del Parlamento della Repubblica Italiana, l’on.le Maria Teresa Baldini, Fratelli D’italia ha ritenuto di sottolineare che era stata colpita dal fatto che il Governo prevedesse, oltre all’assunzione di 40 medici chirurghi, anche l’assunzione di 18 medici veterinari e 29 tecnici della prevenzione.

Il Segretario Nazionale ha inviato una lettera all’on.le Baldini per invitarla a rivedere il suo giudizio:

Lei dovrebbe sapere che i medici veterinari del Servizio Sanitario Nazionale e del Ministero della Salute non sono dei clinici ma sono degli specialisti di sanità pubblica che si occupano dell’igiene degli allevamenti, della sanità animale e della sicurezza alimentare e il loro ruolo in questa fase è quanto meno necessario per assicurare che l’unica filiera ancora attiva nel paese in lockdown – quella agro zootecnico alimentare – non subisca alcun danno o rallentamento (come lei ha sollecitato).

Colgo l’occasione, tra l’altro, per informarla che i medici veterinari sono parte fondamentale dei Dipartimenti di Prevenzione delle ASL in questa fase di controllo dei territori (che lei ha sollecitato) e negli Istituti Zooprofilattici Sperimentali sono impegnati nella diagnostica sui tamponi per la ricerca di Sars-CoV-2 e per la ricerca sierologica dei relativi anticorpi in sostegno ai laboratori ospedalieri.

Questa pandemia è una zoonosi, mai come ora quindi è bene che si apprenda il significato del principio One Health-One Medicine.

La carenza del personale sanitario nel suo complesso è una piaga di cui hanno colpa i governi nazionali e regionali da molti anni. L’assunzione di un adeguato numero di sanitari è un tema strategico che non si risolve spingendo in direzioni conflittuali le categorie che compongono lo scenario professionale della sanità pubblica ma avviando una stagione di risanamento del precariato e superando gli ostacoli economicistici che hanno soffocato il SSN in questi anni.

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