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27 settembre 2017

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Cumulo previdenziale per i professionisti. Confidiamo in rapide soluzioni

Categoria: Dalla Segreteria Nazionale

La circolare INPS n. 60 del 16 marzo 2017 trattando del cumulo tra diverse tipologie di pensioni INPS (ex INPDAP, gestione separata) annunciava che: “con successiva circolare verranno diramate le istruzioni applicative delle disposizioni in argomento con riferimento ai casi di cumulo dei periodi assicurativi non coincidenti anche presso le casse professionali”.
Tutto ancora tace, per quanto la norma non richieda alcun decreto ministeriale, forse perché INPS richiede un via libero politico mentre le Casse professionali vogliono avere indicazioni e rassicurazioni sulla copertura di eventuali ricadute delle richieste di cumulo sulle loro gestioni.
 
La circolare Inps n. 103 del 23 giugno 2017, senza entrare nel merito della specifica problematica del cumulo con i contributi delle casse previdenziali dei professionisti, afferma che: “Il trattamento pensionistico conseguito con il cumulo di cui al d.lgs. n. 184 del 1997 è calcolato interamente con il sistema contributivo”.
 
Se così fosse la norma, pur mantenendo la sua validità per i giovani con sistema contributivo, perderebbe di valore per quanti intendono uscire dal sistema senza ricorrere al sistema contributivo spesso penalizzante. Una posizione del genere, che rischia di ripetere quanto previsto per l’opzione donna ovvero un anticipo con decurtazione per il passaggio al sistema contributivo, contraddice, però, il D.lgs. 184/97 all’art.3, il che non è nei poteri delle circolari, e apre a diverse difficoltà interpretative.
 
In ogni caso i colleghi devono richiedere e ottenere da parte dell’Inps un calcolo preventivo dell’assegno pensionistico anche per valutare eventuali riscatti o ricongiunzioni, attraverso informazioni certe con chiare indicazioni sulla consistenza della pensione in base alle opzioni possibili.
 
Il cumulo è una norma di civiltà giuridica che risponde a elementari principi di equità e, non essendo ammissibile che il Governo violi le leggi che il Parlamento approva, siamo fiduciosi che i recenti incontri possano dare le risposte necessarie. 
 
Domani 28 settembre è attesa la risposta del Governo all’interrogazione parlamentare della Lega Nord circa la mancata attuazione del cumulo dei periodi assicurativi per i soggetti che hanno contribuzioni presso le 20 casse professionali che come l’ENPAV sono soggette alla legge. La Lega Nord chiede di conoscere quali siano le ragioni di una mancata iniziativa del dicastero preposto all’attuazione della norma relativa al cumulo gratuito dei contributi versati, che impedisce a migliaia di lavoratori la possibilità di recuperare i propri versamenti e di esercitare il diritto a pensione. 
 
L’INPS si sarebbe impegnata a trasmettere, entro pochi giorni, una circolare al Ministero del lavoro per la necessaria approvazione. Parallelamente dovrebbe essere messa a punto la Convenzione relativa alla piattaforma informatica che dovrà essere sottoscritta da ciascuna Cassa per la gestione operativa delle procedure di cumulo. 
 
Il ritardo è stato stigmatizzato ripetutamente nelle sedi opportune per sbloccare la situazione sia dal nostro sindacato che da COSMeD. Il problema – come era prevedibile stante gli andamenti delle età dei dipendenti pubblici – si sta ingrandendo giorno dopo giorno. Alcuni mal consigliati dalle loro amministrazioni, contando sulla facoltà di cumulare le diverse contribuzioni, hanno presentato le dimissioni dal lavoro e ora rischiano di rimanere esodati, senza stipendio e senza pensione.
 
Il Segretario Nazionale
Dott. Aldo Grasselli
 
 

 

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