Notizie

14 febbraio 2022

Condividi:

Conclusa la missione EUVET per la peste suina africana

Categoria: Istituzioni, Sanità animale

Conclusa la missione EUVET per la peste suina africana

Si è conclusa venerdì 11 febbraio 2022 la missione dell’EUVET.  Rafforzamento barriere, depopolamento dei cinghiali nella zona rossa e adeguate misure preventive di profilassi. Sono i pilastri portanti delle raccomandazioni per eradicare la peste suina presentate dagli esperti europei nella riunione al Palazzo della Prefettura di Alessandria.

Il Team di esperti della Commissione Europea, che opera in situazioni di emergenza veterinaria, ha fornito assistenza scientifica, tecnica, gestionale e pratica, per perfezionare le misure di controllo ed eradicazione più adatte a fronteggiare la peste suina africana. Gli esiti della missione saranno discussi e affrontati la prossima settimana, durante la riunione dell’Unità Centrale di Crisi sulla peste suina africana.

La missione era iniziata lunedì 7 febbraio 2022. Gli esperti dell’EUVET hanno effettuato visite sul campo nei territori in cui si sono evidenziate le positività, incontrato Ministero della Salute, autorità sanitarie regionali e locali di Piemonte, Liguria Lombardia, Emilia-Romagna e Toscana; con la presenza costante dell’IZSPLV, che ha riscontrato i casi di positività finora accertati, e che continua la sua opera di indagine diagnostica e analitica e di supporto tecnico-scientifico.

“Il gruppo di esperti – spiega il vice presidente della Regione Liguria Alessandro Piana – ha preso atto della difficile orografia del Piemonte e della Liguria, con conseguente inapplicabilità di un metodo che ricalchi pedissequamente le azioni effettuate ad esempio in Polonia e in Belgio. Oltre al territorio muta anche lo scenario: in Europa si trattava di aree in piano con all’incirca 1 cinghiale per chilometro quadrato, da noi la presenza di ungulati è 10 volte superiore. La difficoltà di arginare l’epidemia porta ad una accelerazione delle azioni di contrasto da effettuarsi entro l’estate cercando di continuare a rafforzare le barriere che delimitano la core zone con i casi ripetuti di positività e diminuendo al contempo la popolazione di cinghiali in modo mirato. La sorveglianza passiva continuerà sui punti strategici, così come le analisi sulle carcasse e sui cinghiali abbattuti prima dello smaltimento. Per i suini di allevamento delle aree contermini sono state raccomandate misure di biosicurezza come recinzioni a doppio anello, formazione del personale e opportuna profilassi oltre alle analisi dei capi già in essere col test per la peste suina. E’ stata inoltre consigliata l’implementazione di cartellonistica ad hoc di sensibilizzazione dei cittadini su strade e sentieri con l’indicazione delle precauzioni da seguire e la segnalazione della pericolosità delle aree infette, preparando così la riduzione delle restrizioni per chi pratica l’outdoor”.

Il team di esperti europei si riaggiornerà mercoledì 16 febbraio

Fonte: IZS PLV/Regione Liguria

Vedi anche