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Applicazione ACN, interrogazione parlamentare in Senato
Categoria: Specialistica ambulatoriale

Fespa – Federazione Specialisti Ambulatoriali ringrazia la Senatrice Maria Domenica Castellone, Capogruppo al Senato del Movimento 5 stelle, e i Senatori Pirro, Corbetta, Leone, Pavanelli, Vanin, Gaudiano, Naturale, Croatti, Mautone, Santillo per aver sposato la causa dei Medici Veterinari Specialisti Ambulatoriali assumendo l’iniziativa di presentare un’interrogazione ai Ministri del Lavoro e della Salute sull’applicazione dell’ACN
Interrogazione Parlamentare a risposta orale in Commissione n. 3-03164
Ai Ministri del lavoro e delle politiche sociali e della salute.
Premesso che:
in data 25 giugno 2019 è stato rinnovato l’accordo collettivo nazionale per la disciplina dei rapporti con gli specialisti ambulatoriali interni, veterinari ed altre professionalità sanitarie (biologi, chimici, psicologi) ambulatoriali ai sensi dell’art. 8 del decreto legislativo n. 502 del 1992 e successive modifiche, per il triennio 2016-2018, vigente dal 1° aprile 2019;
ai sensi dell’art. 43 dell’accordo, agli “specialisti ambulatoriali e veterinari a tempo indeterminato” spetta, nell’ambito della retribuzione dovuta, una quota oraria (punto A) ed una quota variabile (punto B). In particolare, l’articolo prevede che sia costituito un fondo per la ponderazione qualitativa delle quote orarie, non riassorbibile, quantificato in ogni Regione, sulla base di 4,41 euro per ora di attività e che tale fondo sia aumentato di 0.245 euro dal 31 dicembre 2004 e di 0,22 euro dal 31 dicembre 2005. L’articolo, inoltre, dispone che al citato fondo dal 1° gennaio 2019 afferiscano i veterinari per le attività e le prestazioni riferibili e che le risorse siano ripartite in favore di tutti gli specialisti ambulatoriali ed i veterinari, mediante l’attribuzione di una quota oraria o per obiettivi definiti dagli accordi integrativi regionali in ragione del loro impegno e che i veterinari a tempo indeterminato e determinato partecipino al riparto del fondo al 1° gennaio 2019;
la disposizione è stata ribadita anche nel rapporto di certificazione delle sezioni riunite in sede di controllo della Corte dei conti che, nell’approvare l’ipotesi di accordo, hanno espressamente rilevato che “l’art. 43, lett. B, comma 1, estende, a partire dal 2019, il Fondo per la ponderazione qualitativa delle quote orarie anche ai medici veterinari, in attuazione di un impegno già assunto tra le parti all’atto dell’introduzione della figura del veterinario nell’ambito dell’Accordo Collettivo Nazionale per il settore in rapporto di convenzionamento con il SSN, avvenuta con l’ACN del 1° marzo 2006 e con la successiva integrazione dell’ACN 30 novembre 2006. La Relazione Tecnica quantifica in 7,19 milioni l’onere necessario a garantire l’inclusione dei veterinari nel suddetto fondo; tale dato è calcolato sulla base delle ore di attività svolte dai veterinari al 1° gennaio 2016”; in tale occasione è stato, dunque, anche quantificato l’onere necessario alla corresponsione delle somme dovute ai veterinari;
in data 2 dicembre 2020, con la deliberazione n. 541 della Regione Campania è stato approvato l’accordo integrativo regionale per la disciplina dei rapporti con gli specialisti ambulatoriali interni, veterinari ed altre professionalità sanitarie (biologi, chimici, psicologi) ambulatoriali;
all’art. 7 (rubricato “Individuazione delle risorse economiche a copertura dei costi previsti dal presente AIR”) esso recita: “Le risorse economiche previste dall’Accordo Nazionale e utilizzabili per l’attuazione di quanto previsto dal presente AIR son costituite da a) quota di € 4,875 per ora ( 4,41+ 0,245+0,22)”. Tra le Norme finali e transitorie dell’AIR la n. 8 stabilisce: “L’ACN 2020 ha sancito all’art. 43 comma primo alinea, punto 1 lett. a) e b), lett B “QUOTA VARIABILE” che al fondo di ponderazione delle quote orarie “afferiscono a far data dal 01/01/2019 anche i veterinari per le attività e le prestazioni ad essi riferibili”. Pertanto, le parti condividono che dal 01.01.2019 anche ai veterinari è riconosciuta la quota variabile ai sensi dell’art. 43 dell’ACN 2020 e art. 7 del presente AIR”;
i medici veterinari specialisti ambulatoriali campani, tra l’altro, essendo stati inquadrati dal punto di vista giuridico nel personale che effettua i controlli ufficiali della Regione Campania che, al pari dei veterinari dipendenti, svolge tutte le attività istituzionali necessarie per il raggiungimento degli obiettivi di salute individuati dal piano sanitario regionale e dal piano regionale dei controlli pluriennale della Regione Campania, ed esprimendo altresì, durante l’espletamento delle loro funzioni ispettive e di controllo, la volontà della pubblica amministrazione, nel solco della normativa nazionale e comunitaria vigente (regolamenti (UE) n. 2016/429 e n. 2017/625 e successive modifiche) in materia di controlli ufficiali ed altre attività ufficiali nel campo della sicurezza alimentare e sanità pubblica veterinaria, sono considerati pubblici ufficiali, nonché ufficiali di polizia giudiziaria;
considerato che:
ai fini della disponibilità delle somme dovute a titolo di quota variabile non è necessaria alcuna ulteriore erogazione di risorse poiché la contrattazione nazionale, una volta ottenuto il nullaosta delle sezioni riunite della Corte dei conti, è disposta, in forza della legge di bilancio dello Stato, sulle disponibilità che le aziende sanitarie sono tenute ad accantonare annualmente in virtù dell’art. 9, comma 1, del decreto-legge 30 settembre 2005, n. 203;
l’azienda sanitaria locale di Caserta, nonostante numerose istanze da parte dei veterinari interessati, non eroga le somme afferenti al fondo di ponderazione dovute ai veterinari dal 1° gennaio 2019, ai quali viene, altresì, negata la conoscenza degli atti da cui si evinca l’entità delle somme corrisposte agli specialisti ambulatoriali medici ex art. 43 dell’accordo nazionale. Sul punto, pende un contenzioso al Tribunale amministrativo regionale della Campania, sede di Napoli, ed è stato presentato un esposto alla competente Procura regionale della Corte di conti con segnalazione di possibile distrazione delle risorse stanziate con conseguente erosione del fondo a vantaggio solo di alcuni degli aventi diritto,
si chiede di sapere:
quali iniziative si intenda adottare per evitare interpretazioni erronee e non omogenee del contratto collettivo nazionale di categoria;
quali siano le ragioni del perdurare di una difforme erogazione di somme dovute e già stanziate a livello centrale a medici veterinari di altre aziende sanitarie locali campane;
quali azioni si intenda intraprendere per stimolare gli opportuni controlli sul corretto utilizzo dei fondi destinati alla sanità.