Rassegna Stampa

18 giugno 2024

Siccità, in Sicilia si rinuncia a trebbiare il grano

Fonte: terraevita.edagricole.it

Chi percorre l’autostrada Palermo-Catania si trova di fronte a un paesaggio di morte e desolazione. Di questi tempi, in passato, il giallo oro delle spighe di grano riempiva gli occhi di gioia. Oggi è tutti scuro, bruciato. Non dal fuoco, ma dalla siccità. Le piante non sono cresciute, l’accestimento è stato scarsissimo e sui culmi poche spighe con solo uno-due-tre semi striminziti.

A Libertinia, l’azienda agraria sperimentale del Crea-Ci (cerealicoltura e colture industriali) posta a metà strada tra Enna e Catania, nelle parcelle sperimentali solo steli secchi che portano poche spighe praticamente vuote. «Questo è il primo anno in cui non faremo la trebbiatura – dice sconsolato Nino Virzì, ricercatore del Crea e responsabile dell’azienda Libertinia –. A non raccogliere i cereali non siamo i soli: la situazione è simile in tutto l’areale catanese ed ennese».

I numeri, al momento, con la mietitrebbiatura appena iniziata negli areali a più bassa quota, sono ballerini, ma in ogni caso sconfortanti: in Sicilia a causa della siccità si prevede un taglio nelle rese compreso tra il 70 e il 90%. Del resto ci sono zone dove non piove da un anno. Altre – come Libertinia – dove sono piovuti solo 100 millimetri: «Un vero e proprio record negativo» osserva Virzì.