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15 febbraio 2024

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La medicina veterinaria ufficiale è l’unica a poter definire le condizioni di salute e benessere degli animali

Categoria: Dalla Segreteria Nazionale, Istituzioni, Legislazione, Sanità animale

La medicina veterinaria ufficiale è l’unica a poter definire le condizioni di salute e benessere degli animali

La Commissione Giustizia della Camera dei Deputati sta esaminando le proposte di legge C. 30 Brambilla, C. 468 Dori, C. 842 Rizzetto e C. 1109 Bruzzone “Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e altre disposizioni per l’integrazione e l’armonizzazione della disciplina in materia di reati contro gli animali” che, se approvate senza modifiche, delegherebbero – inopinatamente e in contrasto con la normativa vigente nazionale e comunitaria – a organi di vigilanza scientificamente non preparati quali le le “guardie zoofile” funzioni proprie dei Servizi Veterinari delle ASL in materia benessere animale.

Il SIVeMP ha inviato le proprie valutazioni e perplessità al Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida, al Ministro della salute, Orazio Schillaci e al Sottosegretario di Stato alla salute, Marcello Gemmato, invitandoli a vigilare su quanto la Camera dei Deputati sta elaborando affinché la legiferazione conseguente non determini danni involontari ma pur sempre rilevanti all’economia agro-zootecnica nazionale.

Le attività dei Veterinari Pubblici delle ASL (Autorità competente) sono connotate da interventi rivolti prevalentemente al mondo produttivo agro-zootecnico-alimentare e si estrinsecano attraverso un sistema di controlli del benessere animale e delle malattie infettive degli animali regolamentati sia dalla UE sia dai misteri competenti.

L’efficacia dei controlli e la prevenzione dei reati contro gli animali, e la loro sopportabilità per le imprese della filiera zootecnica, sono aspetti molto rilevanti che non possono essere alterati da interventi impropri e indipendenti da una complessiva strategia di contenimento del rischio, epidemiosorveglianza, monitoraggio e correzione delle non conformità e eventuale repressione, la cui entità di impatto regolamentare deve avere adeguata pianificazione e compatibilità con le legittime esigenze delle imprese.

A questo scopo sono opportunamente destinate le funzioni degli organi sanitari delle Autorità competenti in sinergia con le Forze di Polizia, i Carabinieri Forestali e i Carabinieri dei NAS.

Qualora l’azione di vigilanza delle “guardie particolari giurate” delle associazioni zoofile, oggi riferita dalla legge vigente solo ed esclusivamente agli animali di affezione, venisse estesa, come intendono fare gli Onorevoli proponenti le modifiche legislative, a tutto il mondo animale, tutto il comparto zootecnico dovrebbe misurarsi con uno scenario indefinito di motivazioni e sensibilità non strettamente scientifiche come solo i medici veterinari ufficiali o delegati dall’autorità competente possono garantire in modo appropriato e imparziale.

Infine, si segnala che, in presenza di patologie infettive e contagiose animali quali la Peste Suina Africana, l’Influenza Aviaria e altre, consentire a chiunque non abbia una adeguata professionalità medico veterinaria di entrare senza le dovute precauzioni di biosicurezza necessarie negli allevamenti potrebbe facilmente determinare la diffusione di epidemie molto gravi per il benessere animale e per il PIL nazionale.

La medicina veterinaria ufficiale, campo della sanità pubblica professionalmente disciplinato, specialistico e soggetto a condizioni di indipendenza e terzietà assolute, è l’unica professionalità a poter misurare e definire condizioni di salute o malattia, di benessere o di “mala gestio” e lesioni sugli animali in nome e per conto delle istituzioni sanitarie nazionali e internazionali.

Le proposte di legge in oggetto saranno discusse dall’Aula della Camera dei Deputati il 20 febbraio p.v. e qualora le modifiche al Codice Penale e al Codice di Procedura Penale, nonché del d.lgs 231/2001 e della legge 189/2004 proposte dagli Onorevoli Brambilla, Dori, Rizzetto, Bruzzone e altri fossero approvate è prevedibile si configuri un grave vulnus all’equilibrio di tutto il comparto zootecnico.

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