Rassegna Stampa

11 settembre 2023

Sos fauna selvatica

Fonte: Agronotizie

Cinghiali, lupi e orsi rappresentano sempre più un problema in agricoltura (ma non solo). Quali sono le cause che hanno portato alla loro proliferazione e come fare per rimediare?

L’ultimo incubo dell’agricoltura si chiama cinghiale. La sua proliferazione incontrollata ha portato la Peste Suina Africana (Psa) in Italia, rilevata nel gennaio 2022 fra Liguria e Piemonte e ora approdata a Pavia. Il rischio è quello di compromettere una filiera, quella del maiale e dei salumi, che vale oltre 20 miliardi di euro e che, se la Psa arrivasse nel cuore della suinicoltura made in Italy (Mantova, Brescia, Langhirano) sarebbe un colpo durissimo per il nostro export e per un comparto che conta oltre 106mila allevamenti in Italia e quasi 8,4 milioni di capi. Per non parlare di migliaia di persone occupate lungo la catena di approvvigionamento.

La speranza di frenare, debellare, eradicare la Psa è riposta nelle azioni del commissario straordinario Vincenzo Caputo, secondo il quale servirebbero trentasei mesi per porre fine alla pestilenza, a patto che si eliminino i cinghiali dalle città e dalle zone di prossimità degli allevamenti, oltre a tenere comportamenti etici da parte degli allevatori (in caso di morìa anomala di capi, avvertire tempestivamente i veterinari) e di chi frequenta aree a rischio, come ad esempio i boschi. In Cina ci sono riusciti, più o meno in un tempo analogo, ma non conosciamo quali forze d’urto abbiano messo in campo.