Rassegna Stampa
17 maggio 2023
Covid: nello screening cani più efficaci dei test rapidi
Fonte: Agi
I cani addestrati per ‘fiutare’ i positivi al Covid sono efficaci nel rilevare la presenza del virus Sars Cov-2 nelle persone, con una precisione superiore a quella dei test antigenici rapidi. Lo dimostra uno studio scientifico nazionale, il primo multicentrico italiano, conclusosi il 31 dicembre 2021 e appena pubblicato sulla rivista scientifica ‘Helyon’.
Alla ricerca ‘C19-screendog’, coordinata dall’università politecnica delle Marche, ha partecipato il dipartimento di prevenzione della Asl di Sassari. In cinque mesi sono state testate 1.251 persone, tra vaccinate e non, fra le quali 206 positive al virus.
L’obiettivo era “validare un protocollo innovativo per l’addestramento di cani specializzati nel rilevamento di soggetti positivi al Sars-Cov2”, spiega Francesca Soggiu, medico del Servizio di Igiene Pubblica della Asl di Sassari ed esperta Cino-Tecnica, “e di dimostrare che i cani preparati da cinotecnici esperti possono rappresentare un valido sistema di screening diretto su persona, senza ricorrere al prelievo di campioni biologici da far annusare, con specificità e sensibilità comparabile a quella dei test antigienici rapidi, grazie alla loro capacità di rilevare le Sostanze volatili corporee (Voc)”.
Durante lo studio sono stati raccolti campioni di sudore per l’imprinting dei cani nei drive dell’Area vasta 3 delle Marche e dell’Asl Sassari: i campioni sono stati collezionati e crio-conservati nei laboratori di ricerca delle due aziende sanitarie. Poi i cani sono stati educati dai cinotecnici, secondo uno specifico protocollo, a distinguere i campioni positivi dai negativi segnalando, sedendosi, solo i positivi e ignorando i negativi.
Infine, si è passati alla validazione del test ai drive in, per dimostrare che i cani sono capaci di segnalare persone positive in una situazione reale dove non è più il campione di sudore ad essere annusato, ma la persona.
In Sardegna il progetto ha coinvolto, in particolare, anche il dipartimento di Prevenzione e il laboratorio Analisi dell’ospedale di Ozieri, il laboratorio di Patologia sperimentale afferente al Dipartimento di scienze cliniche e molecolari. Nelle Marche hanno concorso anche il corso di laurea in Infermieristica (Polo di Macerata) di Univpm e la Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria, Unicam, l’Asur Marche AV3, oltre alle unità cinofile del Progetto Serena Onlus APS.