Rassegna Stampa

05 aprile 2023

La figuraccia planetaria dell’italia che vuole vietare la ‘carne sintetica’

Fonte: ilfattoalimentare.it

La proposta di legge presentata qualche giorno fa dal governo per vietare la cosiddetta ‘carne sintetica’ ha suscitato numerosissime reazioni, non solo nazionali. Diversi siti e media esteri si sono occupati della vicenda, quasi sempre sottolineando come, in nome di una presunta italianità (sulle caratteristiche della quale si avanzano dubbi da più parti, per la difficoltà di circoscrivere qualcosa che, per definizione, è in continua evoluzione), il Paese corra in realtà un unico, serio rischio: quello di rimanere indietro rispetto al resto del mondo, diventando terreno di conquista per le aziende di altri Paesi e mortificando, fino a farli scomparire, i centri di ricerca pubblici e privati che stavano puntando sulle fonti di proteine alternative.

Ne è un esempio un lungo articolo uscito su FoodNavigator, che parte dalla constatazione più ovvia: la proposta di legge riguarda una materia che non esiste, perché né l’Efsa né l’omologa agenzia britannica hanno ricevuto un singolo dossier con la richiesta di approvazione di qualche prodotta a base di carne coltivata. La Coldiretti, definita dal sito statunitense lobby agricola, in totale sintonia con il governo, sostiene di voler difendere la produzione nazionale dagli “attacchi delle multinazionali”. Le quali, tuttavia, scrive FoodNavigator, per il momento, non stanno attaccando nessuno. La testata riferisce poi che il governo afferma di avere il sostegno di mezzo milione di firme contro la cosiddetta ‘carne sintetica’ e di migliaia di cittadini che sarebbero pronti a manifestare sotto Palazzo Chigi al grido di “la porchetta è meglio del cibo in provetta”, “no agli oligarchi del cibo “ e “difendiamo la Dieta mediterranea”. Ma, per ora, di simili folle non c’è traccia nelle cronache