Rassegna Stampa

05 aprile 2023

Covid: trovate tracce virus nei campioni mercato ittico Wuhan

Fonte: Agi

I risultati della sorveglianza per SARS-CoV-2 nel mercato del pesce di Huanan, Wuhan, in Cina, all’inizio del 2020, sono stati presentati in un articolo di Nature questa settimana. Autori dello studio sono George Gao e William Lu del National Institute for Viral Disease Control and Prevention, Chinese Center for Disease Control and Prevention di Pechino.

L’analisi di campioni ambientali e animali provenienti dal mercato ha rilevato il virus nei tamponi ambientali. Un’ulteriore analisi del materiale genomico in campioni ambientali positivi e negativi al virus ha rivelato che sul mercato era presente un’ampia gamma di animali, comprese specie, come i cani procione, che in precedenza erano stati ipotizzati essere potenziali ospiti intermedi per la SARS -CoV-2.

Tuttavia, la nuova analisi non mostra che questi animali siano stati infettati dal virus e pertanto l’origine del virus non può essere determinata da questo studio.

Il mercato del pesce di Huanan, Wuhan, è stato associato a gruppi di primi casi umani di COVID-19 nel dicembre 2019 ed è stato chiuso il 1° gennaio 2020. Per indagare sulla prevalenza di SARS-CoV-2 nel mercato, campioni dall’ambiente e dagli animali (tra cui merci invendute trovate in frigoriferi e congelatori, animali randagi e le loro feci e il contenuto di un acquario) all’interno e nelle vicinanze del mercato sono stati raccolti tra il 1° gennaio e il 30 marzo 2020.

Complessivamente sono stati raccolti 1.380 campioni (923 ambientali e 457 di origine animale). Settantatre campioni ambientali raccolti all’interno e intorno al mercato sono risultati positivi per SARS-CoV-2, riferiscono George Gao e colleghi. Dei 64 campioni positivi all’interno del mercato, 56 (87,5%) sono stati prelevati dalla zona ovest del mercato (si sospettava che l’angolo sud-ovest vendesse fauna selvatica), sebbene quest’area fosse prioritaria per un campionamento più intensivo. SARS-CoV-2 è stato rilevato anche nelle fogne e nei pozzi delle acque reflue, il che suggerisce che gli esseri umani e/o gli animali infetti potrebbero aver contaminato le acque reflue e quindi facilitato la diffusione del virus nel mercato.

Sebbene questi risultati supportino le affermazioni secondo cui la SARS-CoV-2 era prevalente nel mercato ittico di Huanan durante le prime fasi della pandemia di COVID-19, non possono fornire la prova della potenziale diffusione del virus dagli animali agli esseri umani in questo contesto, concludono gli autori. La possibilità di una potenziale introduzione del virus sul mercato attraverso esseri umani infetti o prodotti della catena del freddo non può ancora essere esclusa.