Rassegna Stampa

26 ottobre 2022

La “sovranità alimentare” e i conti del governo che non tornano

Fonte: agrifoodtoday.it

Il nuovo ministro Lollobrigida vuole ‘liberare’ 1 milione di ettari coltivabili dai vincoli Ue. Ma le richieste di Bruxelles sono decisamente inferiori. E anche gli agricoltori sono divisi

I primi tasselli della sovranità alimentare, così come intesa dal nuovo governo italiano guidato da Giorgia Meloni, iniziano a delinearsi. Produrre di più ed eliminare i vincoli ambientali che erano stati concordati a livello europeo. Questi i pilastri fissati dal neo ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida. Il capo del dicastero ha illustrato i punti del suo programma, mettendosi immediatamente di traverso rispetto all’Unione europea e alle esigenze di sostenibilità del settore come delineate a partire dal 2019. Tra le misure spot, Lollobrigida ha citato la messa in produzione di 1 milioni di ettari di terreni coltivabili che, a suo dire, sarebbero bloccati dalle norme Ue. Ma i numeri non tornano: le richieste di Bruxelles sono decisamente inferiori alla stima del ministro. Senza contare una questione di fondo, che divide anche gli stessi agricoltori: a chi gioverebbe davvero la ‘liberazione’ di campi e pascoli dai vincoli ambientali?