Rassegna Stampa

02 febbraio 2022

Dalle Alpi ai fondali marini, le microplastiche sono ovunque. E sono più di quante pensassimo

Fonte: ilfattoalimentare.it

In quota a 3 mila metri come mei sedimenti marini: le plastiche, in dimensioni sia micrometriche che nanometriche (cioè nell’ordine del millesimo o milionesimo di millimetro) sono ovunque. La responsabilità è anche del packaging alimentare, che non a caso è uno degli ambiti su cui si sta cercando di intervenire con maggiore decisione, per limitare la dispersione. Ma con ogni probabilità bisognerebbe fare di più, perché molti dei calcoli fatti finora potrebbero essere errati per difetto, e le quantità di microplastiche presenti nell’ambiente potrebbero essere decisamente più elevate rispetto a quanto ritenuto fino a oggi. Questo almeno suggeriscono due studi pubblicati sulla rivista Environmental Pollution a poche settimane di distanza, realizzati in due ambienti differenti: le Alpi e il Mar Mediterraneo.

Il primo è stato realizzato dai ricercatori dell’Università di Utrecht (Paesi Bassi), dei Laboratori federali svizzeri per la Scienza e la tecnologia dei materiali (Empa) e dell’Istituto centrale austriaco di meteorologia e geofisica. L’obiettivo era quantificare la nanoplastica che ricade in un ambiente apparentemente incontaminato come la cima delle montagne alpine, dopo aver viaggiato nell’atmosfera. A tale scopo gli autori hanno campionato una zona del monte Hoher Sonnblick del parco nazionale austriaco degli Alti Tauri, a 3.106 metri di altezza, prelevando ogni mattina alle 8, con qualunque condizione meteorologica, per un mese e mezzo (nell’inverno del 2017), lo stesso quantitativo di neve superficiale.