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16 settembre 2021

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Lingua Blu. Speranza: situazione dipende anche da carenza di veterinari

Categoria: Istituzioni, Sanità animale

Lingua Blu. Speranza: situazione dipende anche da carenza di veterinari

Si è svolto ieri in aula alla Camera il questione time con il Ministro Roberto Speranza che ha risposto all’interrogazione a risposta immediata in Assemblea presentata da Mara Lapia (Gruppo Misto – Centro Democratico) “Iniziative di competenza volte a fronteggiare nuovi focolai di febbre catarrale degli ovini in Sardegna, in particolare attraverso l’immissione in ruolo di nuovi medici veterinari – n. 3-02488

L’interrogante a chiesto al Ministro “quali iniziative di competenza intenda intraprendere, anche valutando la sussistenza dei presupposti per la promozione di attività ispettive, per garantire con urgenza l’immissione in ruolo dei medici veterinari utili alla campagna vaccinale, in raccordo con la regione Sardegna, e assicurando quindi la frenata dell’epidemia“.

Questa la risposta integrale di Speranza:

Ringrazio l’onorevole Lapia per aver posto l’attenzione su un tema così delicato e sensibile. In queste ultime settimane, nella regione Sardegna, è ripresa la circolazione del virus della “Blue Tongue”. Già nelle prime notifiche di focolai, la regione, in sinergia con il Ministero e il Centro di referenza nazionale presso l’Istituto zooprofilattico sperimentale dell’Abruzzo e del Molise, ha incrementato le misure di sorveglianza e di controllo, finalizzate, tra l’altro, ad effettuare una campagna di vaccinazione straordinaria.

Nel corso di un incontro urgente, che si è tenuto il 2 settembre, si è concordato di procedere tempestivamente alla vaccinazione presso le aziende delle zone a maggior rischio di diffusione, che saranno interessate dall’epidemia nelle prossime settimane, tramite l’utilizzo di una scorta disponibile di 120.000 dosi di vaccino. In applicazione del principio della massima precauzione, si è concordato con la regione e il Centro di referenza che le movimentazioni dei capi sensibili verso il restante territorio nazionale saranno effettuate nel rispetto di specifiche condizioni sanitarie, mirate a ridurre il rischio che, unitamente all’utilizzo di prodotti insettorepellenti nelle zone in prossimità dei focolai e dei test diagnostici prima della partenza, potranno rallentare l’avanzamento dell’epidemia.

Le autorità regionali hanno avviato le procedure di ricognizione per l’acquisizione di un’ulteriore fornitura di circa 600.000 dosi di vaccino e hanno reso noto che, per l’avvio delle vaccinazioni, i servizi veterinari locali saranno supportati da 90 medici veterinari, messi temporaneamente a disposizione dall’assessorato regionale all’agricoltura.

Il mancato completamento dei cicli vaccinali previsti dal piano di vaccinazione annuale è ascrivibile tra l’altro anche a carenze di personale, che in alcune aree non hanno consentito il rispetto delle priorità individuate dal programma di immunizzazione.

In merito alle iniziative che il Ministero intende intraprendere per garantire l’immissione in ruolo di medici veterinari, rappresento che la gestione dei rapporti di lavoro del personale del Servizio sanitario nazionale rientra nelle competenze delle aziende sanitarie e degli enti del servizio sanitario regionale.

Peraltro, ai sensi dell’articolo 1, commi 547, 548 e 548-bis della legge di bilancio 2019, gli specializzandi, tra cui i medici veterinari, possono essere ammessi sin dal terzo anno del corso di formazione specialistica alle procedure concorsuali per l’accesso alla dirigenza del ruolo sanitario del Servizio sanitario nazionale. Inoltre, agli specializzandi inseriti utilmente nelle graduatorie, nelle more dell’acquisizione del titolo di specializzazione, fino al 31 dicembre 2022, possono essere conferiti dalle ASL specifici contratti a tempo determinato.

Rassicuro, in definitiva, che la situazione è costantemente monitorata da parte della competente direzione generale del Ministero della Salute e che ogni ulteriore iniziativa sarà sicuramente adottata per supportare la regione Sardegna nell’adozione delle misure necessarie per arginare il contagio.

Nella sua replica l’on. Lapia ha detto

La ringrazio, Ministro, per la sua risposta. Indubbiamente mi rassicura quanto mi dice per quanto riguarda il suo impegno, però mi preme sottolineare che probabilmente, a causa delle informazioni che sono state acquisite da parte del suo Ministero, nella sua risposta ci sono – mi permetta di dirlo – delle inesattezze.
Quindi, in questo caso, le vorrei fornire delle informazioni necessarie, al fine di condurre ulteriori approfondimenti. Per questo, insisto sulla richiesta di avanzamento di indagini ispettive da parte del suo Ministero.
Lei mi dice oggi di provvedere all’invio di nuove dosi: le dosi in Sardegna c’erano, erano presenti e questo lo dichiara il nostro assessore alla sanità, che aveva sollecitato l’ATS Sardegna a procedere nel somministrare le dosi – già dal 5 maggio erano avvenuti questi solleciti -, ma le dosi non sono state somministrate.
Ma lei oggi mi parla anche della mancanza di medici veterinari: anche questo, Ministro – mi permetta di dirlo -, non corrisponde a verità, ma – ripeto -, a sua discolpa, dico che sicuramente quanto a lei comunicato non corrisponde al vero, perché i medici veterinari erano presenti e potevano essere mandati a vaccinare il bestiame, mentre sono stati da ATS Sardegna distratti e utilizzati nella campagna COVID che, in quel momento, non era in una situazione di emergenza, tale da richiedere l’utilizzo dei medici veterinari.
Per questo, Ministro, oggi insisto nell’accertare le responsabilità, perché si tratta di responsabilità. Gli allevatori devono essere ristorati, ma, nel momento in cui noi ristoriamo gli allevatori, utilizziamo denaro pubblico. Quindi, bene i ristori, ma è bene anche accertare le responsabilità. Per questo, ho deciso di presentare un esposto alla Procura della Repubblica, dalla quale è già stata aperta l’indagine.