Notizie

30 agosto 2021

Condividi:

Piano nazionale per la ricerca dei residui relazione contenente i risultati dell’anno 2020

Categoria: Istituzioni, Sicurezza alimentare

Piano nazionale per la ricerca dei residui relazione contenente i risultati dell’anno 2020

E’ pubblicato sul sito del Ministero della Salute Il Piano Nazionale Residui (PNR), il piano di controllo che si attua in Italia per ricercare i residui delle sostanze farmacologicamente attive e di contaminanti chimici negli animali vivi, nei loro escrementi e nei fluidi biologici, negli alimenti per animali e nell’acqua di abbeveraggio nonché nei tessuti e negli alimenti di origine animale.

Il campionamento si effettua nella fase di allevamento degli animali e nella fase di prima trasformazione dei prodotti di origine animale per:
1) svelare i casi di somministrazione illecita di sostanze vietate;
2) evidenziare i casi di somministrazione di sostanze non autorizzate o utilizzate a condizioni diverse da quelle autorizzate;
3) verificare la conformità degli alimenti rispetto ai limiti massimi di residui e tenori massimi, fissati dalle norme comunitarie e nazionali, per i medicinali veterinari, per i prodotti fitosanitari e per i contaminanti ambientali

L’attività del PNR 2020 è stata caratterizzata dalle difficoltà riscontrate sul territorio a causa dell’emergenza pandemica che si è necessariamente abbattuta sui sistemi sanitari regionali, responsabili per l’effettuazione dei campionamenti del PNR. La notevole pressione sul servizio sanitario nazionale, oltre alle problematiche legate al lockdown nazionale sperimentato nella primavera del 2020, è stata causa di ostacolo per l’effettuazione del piano di campionamento e per l’analisi dei campioni, in quanto lo stesso personale dei servizi sanitari, quando non colpito dall’epidemia, è stato destinato ad altre attività emergenziali, quali il contact tracing o l’analisi dei tamponi.

Tali difficoltà non hanno consentito, per la prima volta nella storia del PNR, il raggiungimento degli obiettivi comunitari per alcune specie animali, insieme al mancato raggiungimento degli obiettivi di programmazione nazionale per diverse specie animali.

Anche se non sono stati raggiunti alcuni obiettivi nazionali e comunitari in termini di numero di campioni, si registra comunque un aumento del numero di determinazioni analitiche rispetto gli anni precedenti, segno della sempre maggiore disponibilità di indagine presso i laboratori italiani.

Consulta il documento