Rassegna Stampa

10 maggio 2021

Cosa sta succedendo a Chernobyl

Fonte: ilpost.it

I giornali hanno parlato di un «risveglio» del reattore che esplose nel 1986, ma non c’è da preoccuparsi

Di recente l’Istituto per i problemi di sicurezza delle centrali nucleari (ISPNPP) di Kiev, che si occupa di monitorare la situazione della centrale nucleare di Chernobyl a 35 anni dalla sua esplosione, ha osservato un aumento delle reazioni di fissione nucleare nella centrale, tema di cui hanno scritto anche i giornali italiani. Negli ultimi giorni alcuni titoli scelti per dare la notizia hanno incluso espressioni come «torna la paura» e «il reattore si è risvegliato»: ma non c’è da allarmarsi, perché è impossibile che a Chernobyl si ripeta un incidente con conseguenze simili a quelle del 1986.

Quello che potrebbe succedere, se il numero delle reazioni di fissione dovesse continuare ad aumentare, è un’esplosione molto più piccola, che sarebbe contenuta dal “New Safe Confinement” (NSC), il grande “sarcofago” che dal 2016 copre il reattore esploso. Il danno principale, dovesse verificarsi un nuovo incidente, sarebbe lo spargimento di polveri radioattive all’interno della struttura, che complicherebbe il processo di smantellamento della centrale, in atto da tempo. Gli scienziati ucraini hanno comunque qualche anno di tempo per scongiurare questa possibilità, sempre ammesso che l’aumento delle reazioni di fissione non si interrompa da solo.