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15 febbraio 2021

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La Segreteria aziendale di FVM torna a chiedere la protezione da COVID-19 dei medici veterinari che operano nell’AUSL della Romagna.

Categoria: SIVeMP - Regioni

La Segreteria aziendale di FVM torna a chiedere la protezione da COVID-19 dei medici veterinari che operano nell’AUSL della Romagna.

Prendendo spunto da un interessante Promed Post del Dott. Alex I. Donaldson, già Direttore del Pirbright Laboratory, Institute for Animal Health – Surrey (UK), che analizza le possibili cause di contagio alla base dei numerosi focolai di COVID 19 verificatisi in stabilimenti di macellazione e lavorazione delle carni, il Segretario Aziendale di FVM AUSL Romagna esorta la Direzione aziendale all’adozione di alcune misure preventive per ridurre il rischio di trasmissione all’interno di questi stabilimenti, in particolare;

• la vaccinazione dei lavoratori;
• la fornitura ai lavoratori di maschere facciali protettive di qualità superiore, ovvero quelle di tipo FFP2, in quantitativi adeguati a garantire una protezione continuativa ed efficace durante i turni di lavoro.

Entrambe queste soluzioni sono indisponibili per la maggior parte dei medici veterinari che prestano servizio negli impianti del settore carni in Romagna.

Nella nota si evidenzia inoltre che dagli studi condotti a livello internazionale emerge una forte correlazione tra impianti di lavorazione del bestiame e trasmissione dell’infezione da SARS-COV 2 alle comunità locali, suggerendo che questi stabilimenti possano agire come vettori di trasmissione nella popolazione circostante e accelerare la diffusione del virus, al di là di quanto sarebbe previsto considerando esclusivamente le caratteristiche demografiche di rischio.

Tale associazione è particolarmente chiara nei grandi impianti di lavorazione della carne, una tipologia industriale che in Romagna annovera diversi complessi produttivi.

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