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28 gennaio 2021

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Piano di sorveglianza nazionale dell’influenza aviaria 2021

Categoria: Istituzioni, Sanità animale

Piano di sorveglianza nazionale dell’influenza aviaria 2021

La Commissione europea ha avviato una profonda riforma della normativa relativa al co-finanziamento delle spese sostenute dagli Stati membri per l’effettuazione dei Piani di sorveglianza ed eradicazione delle malattie animali trasmissibili. Tale riordino prevede l’adozione del Multiannual Financial Framework (MFF) da parte del Consiglio europeo e successivamente dell’implementazione del Single Market Programme Regulation (SMP) che sarà la base normativa per il co-finanziamento dei futuri programmi di sorveglianza ed eradicazione delle malattie animali e andrà a sostituire il Regolamento (CE) 2014/652 attualmente in vigore.

Tale processo, che ha subito ritardi anche in forza della pandemia Covid19, si completerà orientativamente nel primo trimestre 2021 e ha comportato, sotto il profilo pratico, l’impossibilità di presentare da parte di tutti gli Stati membri, per l’approvazione e co-finanziamento, i programmi di sorveglianza ed eradicazione.

La medesima Commissione, con nota del 17 dicembre u.s., ha invitato tutti gli Stati membri ad attuare in ogni caso le misure di sorveglianza ed eradicazione sul proprio territorio tenendo in considerazione la situazione epidemiologica nazionale e nei Paesi limitrofi.

Premesso quanto sopra, nelle more dell’adozione del SMP, si trasmette in allegato agli Enti/Amministrazioni in indirizzo, il Piano di sorveglianza nazionale per l’Influenza aviaria relativo all’anno 2021 a cui dare attuazione.

Il suddetto Piano dovrà essere portato a termine entro e non oltre il 31 dicembre 2021.

Si ribadisce quanto già espresso nella nota di trasmissione del precedente Piano 2020 con richiamo al Piano 2019 (nota DGSAF 432 del 10 gennaio 2020) in merito al corretto utilizzo delle prove diagnostiche nello screening iniziale per la ricerca di anticorpi per influenza A (ELISA) e all’impiego solamente sui campioni positivi della prova di inibizione dell’emoagglutinazione (HI), per individuare i sottotipi H5 e H7.

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