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20 ottobre 2020

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Dati di vendita dei medicinali veterinari contenenti sostanze antibiotiche. Risultati del progetto ESVAC, Anni 2017 – 2018

Categoria: Istituzioni, Sanità animale

Dati di vendita dei medicinali veterinari contenenti sostanze antibiotiche. Risultati del progetto ESVAC, Anni 2017 – 2018

Il Ministero della salute pubblica  i dati relativi ai volumi delle vendite nazionali dei medicinali veterinari contenenti sostanze antibiotiche
trasmessi dai titolari dell’autorizzazione all’immissione in commercio (AIC) alla Direzione Generale della Sanità Animale e dei Farmaci veterinari (DGSAF), in ottemperanza all’art. 32 del decreto legislativo 6 aprile 2006, n. 193 e secondo le specifiche stabilite dal progetto ESVAC.
I dati coprono il periodo temporale 2017 e 2018 e la loro analisi mira a valutare le tendenze, il raggiungimento degli obiettivi e i punti di forza e di debolezza nell’ottica del miglioramento continuo.

Con l’emanazione del Piano Nazionale di Contrasto all’Antimicrobico-Resistenza (PNCAR 2017-2020), la strategia veterinaria, avviata già nel 2012, è ora inglobata in tale contesto più ampio, nel pieno rispetto dell’approccio “One Health”.

Il settore veterinario concorre al raggiungimento dell’obiettivo generale comune, vale a dire la riduzione della frequenza delle infezioni da microrganismi resistenti agli antibiotici, prefissandosi obiettivi specifici in diverse aree di interesse.

È ormai noto che l’uso prudente e responsabile degli antimicrobici è essenziale per limitare la comparsa della resistenza antimicrobica nella zootecnica. Pertanto, un rafforzamento della sorveglianza delle vendite e dell’uso dei medicinali veterinari in generale, e di quelli contenenti
sostanze antibiotiche in particolare, rappresenta uno dei punti di forza della strategia veterinaria, che mira a perseguire gli impegni governativi di riduzione:
• ≤ 30% consumo di antibiotici totali
• ≤ 30% consumo di antibiotici somministrati per via orale
• ≤ 10% consumo di Antimicrobici di Importanza Critica (Critically Important Antimicrobial – CIA)
• consumo di colistina a un livello di 5 mg/PCU

Tali obiettivi di riduzione rappresentano soltanto il punto di partenza e sono inevitabilmente interconnessi al miglioramento della salute e del benessere degli animali, attraverso il rafforzamento dei sistemi di prevenzione delle malattie anche con metodi alternativi all’uso degli
antibiotici. Un simile approccio è essenziale per conseguire un successo sostenibile e a lungo termine delle azioni prefissate nel PNCAR

In questo contesto, si riportano importanti progressioni.

L’impegno del governo a ridurre il consumo degli agenti antimicrobici negli animali, con target fissati nel PNCAR 2017-2020, rappresenta un valido punto di partenza. L’anno di riferimento iè l 2016 e i presenti dati possono essere già interpretati come la conseguenza di azioni
pianificate e attuate negli anni immediatamente precedenti.

In termini di mg/PCU, si evidenzia:

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