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19 ottobre 2020

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Fespa: ‘prerogative Covid’ anche agli Specialisti Ambulatoriali

Categoria: Specialistica ambulatoriale

Fespa: ‘prerogative Covid’ anche agli Specialisti Ambulatoriali

Il Presidente Nazionale FESPA (Federazione Specialisti Ambulatoriali) Marcello DI FRANCO, ha rappresentato, nel corso di un incontro tenutosi l’8 ottobre in Roma (Via Lungotevere Ripa,1)  con tutta la Segreteria del Ministro della Salute, Roberto Speranza, alcune delle criticità derivanti dalla applicazione del già DPCM n. 18 del 17 marzo 2020 denominato “Cura Italia” relativamente alla gestione del personale alle dipendenze delle AA.SS.LL. e degli altri Enti del S.S.N. inquadrato nei rispettivi organigrammi funzionali con la qualifica di Specialisti Ambulatoriali nel periodo di emergenza SARS-Cov-2 con il quale si è disposta la non applicabilità al personale “parasubordinato” di alcune prerogative quali: il congedo parentale, la flessibilità oraria in entrata e in uscita dagli uffici, nonchè l’applicazione del c.d. lavoro agile.

Inoltre, considerato che il personale in regime di Specialistica Ambulatoriale ancorché “parasubordinato” è da considerarsi a tutti gli effetti personale alle dipendenze del Sistema Sanitario, non si comprendono le ragioni per le quali alcune Aziende Sanitarie abbiano inteso impedire al personale Specialistico, per altro in buona parte implicato nella gestione dell’emergenza in corso, il diritto di beneficiare delle suddette prerogative attraverso una forzata interpretazione che non trova alcun riscontro, né tantomeno alcuna ratio visto che risulterebbe alquanto difficile sostenere che il papà o la mamma “dipendente subordinato” qualora lavorino da remoto contribuiscano a limitare il contagio, mentre i genitori alle dipendenze delle AASSLL inquadrati come lavoro “parasubordinato” no.

Sorprende che tali inspiegabili limitazioni avvengano, tra l’altro, in territori particolarmente colpiti dall’emergenza Covid così compromettendo gravemente l’obiettivo di riduzione del contagio costringendo il personale sanitario colpito dalla disposizione in argomento a servirsi di un aiuto nella gestione dei figli, con evidenti ricadute in termini di ampliamento delle possibilità di contagio.

E’ necessario quindi un chiarimento da parte del Ministro al fine di superare le continue disparità di trattamento dal momento che il personale sanitario pubblico in regime di specialistica ambulatoriale – specie se assunto a tempo pieno –  non può che considerarsi a tutti gli effetti rientrante nel campo di applicazione delle disposizioni emergenziali relative ai pubblici dipendenti; ciò a maggior ragione considerato che la disciplina recante le modalità di organizzazione del lavoro riguarda tutte le forme di impiego, anche quelle private, introducendo strumenti straordinari e forme di organizzazione del lavoro tutte finalizzate alla limitazione del contagio e che a tale ratio va ispirata l’attività che le aziende sanitarie e più in generale, i datori di lavoro (pubblici e privati) sono chiamati a svolgere nell’interesse comune… ossia nel limitare il contagio!!!

Fespa ha infine invitato il Ministro ad intervenire affinché le Regioni tutte e la stessa SISAC (Struttura Interregionale Sanitari Convenzionati) garantiscano maggiore chiarezza nell’emissione dei pareri e chiarimenti al fine di determinare una corretta e più trasparente applicazione degli istituti contrattuali nonché delle prerogative proprie dei sanitari convenzionati inserite negli Accordi Collettivi Nazionali e non da ultimo nelle decretazioni d’urgenza del Governo Italiano.