Rassegna Stampa

11 febbraio 2020

Il traffico illegale di cuccioli si combatte anche sul web

Fonte: aboutpharma.com

Un business da 300 milioni di euro all’anno immette in Italia esemplari in condizioni sanitarie critiche a un prezzo inferiore anche di venti volte rispetto a quello di esemplari allevati regolarmente nel nostro Paese. Le norme ci sono, ma non bastano. Il Parlamento Ue lavora a una risoluzione.

È una guerra che richiederà ancora molto tempo per essere vinta. La lotta contro il traffico illegale di animali da compagnia si conduce da tempo con leggi, provvedimenti e sequestri. Ma quello che deve cambiare è la mentalità di chi acquista cuccioli di provenienza sconosciuta. Il traffico in questi ultimi anni continua in maniera sempre più organizzata. Come mai questo fenomeno? Molti non sono disposti a pagare le cifre richieste dal mercato regolare per un cucciolo di razza, e cercano un animale per altre vie. Trasportati con passaporti falsi, stipati in scatole e borsoni nei bagagliai di auto, furgoni o in treno, i cuccioli commerciati illegalmente affrontano viaggi lunghi in condizioni insostenibili. Provengono spesso da allevamenti irregolari che non rispettano le norme di prevenzione e profilassi veterinaria. Sono soprattutto cani, ma è in crescita anche il commercio di gatti, sempre di razza.