Rassegna Stampa

17 ottobre 2019

Le campagne europee minacciate dai parrocchetti

Fonte: nationalgeographic.it

I pappagalli hanno invaso i parchi urbani di mezza Europa e alcune città stanno pensando a come eliminarli. A rischio sono ora anche le aree agricole, dove gli uccelli si stanno spostando causando gravi danni

nvaso dai pappagalli, il comune di Madrid sta per passare alle maniere forti: la capitale spagnola infatti ha deciso di eliminare buona parte dei circa 12.000 parrocchetti monaci (Myiopsitta monachus) che popolano gli alberi della città. Lo farà in modo “etico”, anche se l’amministrazione non ha specificato come, o attraverso la sterilizzazione delle uova.

Il Comune ha spiegato che la decisione è stata presa soprattutto per due motivi: la minaccia che pongono all’ecosistema locale e la salute dei cittadini. I parrocchetti infatti sono graziosi a vedersi ma pochi sanno che i loro nidi possono raggiungere i 200 chili di peso. Se cadono, possono provocare seri danni sia alle persone che alle cose. Sono comuni anche i nidi su pali della luce o del telefono, che in alcuni casi potrebbero non sopportare il peso e crollare, provocando anche dei blackout.

Anche se non sono stati segnalati casi di malattie trasmesse all’uomo,
l’amministrazione madrilena ha spiegato che “secondo diversi articoli scientifici, questi uccelli possono trasmetterci la psittacosi, l’influenza aviaria o la salmonellosi”.

Di certo i parrocchetti si riproducono con una velocità impressionante: nella capitale spagnola nel 2016 erano 9000, il 33% in meno rispetto a oggi. Madrid non è certo l’unica città ad avere problemi con i pappagalli, che popolano diversi centri urbani di tutta Europa, Italia compresa. Una delle specie più diffuse è Psittacula krameri, noto come parrocchetto dal collare, originario dell’Africa subsahariana e dell’Asia meridionale.