Rassegna Stampa

14 ottobre 2019

Agricoltura. Brexit, sarà la tecnologia a risolvere la questione del confine nord irlandese?

Fonte: thefoodmakers.startupitalia.eu

Mentre la data della Brexit si avvicina Unione europea e governo britannico cercano una soluzione per il confine tra Nord Irlanda e Repubblica di Irlanda. E a pagare sono soprattutto gli agricoltori

Il 35% del latte prodotto nel Nord Irlanda finisce sulle tavole dei cittadini della Repubblica di Irlanda. Le aziende agricole che producono la materia prima e i trasformatori oggi sono sparsi al di qua e al di là del confine tra i due Stati e i lavoratori, come le merci, attraversano la frontiera più volte al giorno senza che vi siano posti di blocco o controlli. Lo stesso fanno gli animali che sono liberi di muoversi al pascolo. Tutto questo potrebbe essere destinato a cambiare il 31 ottobre, giorno in cui si dovrebbe consumare la Brexit.

In caso di no deal, oggi lo scenario più probabile, tra i due Stati tornerebbe un confine fisico. Da un una parte la Repubblica di Irlanda, facente parte dell’Unione europea e del mercato unico. Dall’altra l’Ulster, al di fuori dell’Ue e parte del Regno unito. In questo scenario le ripercussioni sulla vita delle persone e del tessuto economico sarebbero molto importanti. Senza contare che per decenni irlandesi cattolici e protestanti si sono uccisi a vicenda, fino agli accordi di pace del Venerdì Santo, nel 1998.

Il 1 novembre gli agricoltori che abitano lungo il confine dovrebbero subire controlli ogni volta che attraversano la linea di demarcazione tra i due Stati.