Rassegna Stampa

31 luglio 2019

La carne tra moda e identità

Fonte: Agronotizie

Gli sforzi degli allevatori italiani nel proporre prodotti di eccellenza sono destinati a sortire scarsi risultati se non si accompagnano ad adeguate campagne di informazione. Così si lascia campo libero alle carni “esotiche”

Per ogni chilo di carne un allevatore italiano di bovini percepisce meno di tre euro al chilo. Invece la carne prodotta da un allevatore giapponese può valere 300 euro al chilo.
E una volta giunta sul piatto del consumatore può arrivare a cifre ben superiori.

Purché si tratti di carne dei bovini Wagyu, e in particolare della razza Kobe, la più pregiata. Qual è il suo segreto? Una straordinaria ricchezza in grasso che si infiltra fra le fibre muscolari.
Grazie a questo enorme contenuto in grasso questa carne è tenera e succosa.
Le nostre carni hanno preferito, giustamente, ascoltare le richieste del consumatore e dei dietologi e seguendo rigidi, complessi e lunghi programmi di selezione, sono divenute nel tempo più magre e più salutari.