Rassegna Stampa

28 maggio 2019

Apicoltura in ginocchio per il maltempo

Fonte: informamiele.it

Le condizioni meteorologiche particolarmente avverse di questa prima parte dell’anno, molto prolungate al nord, confermano il grave impatto del cambiamento climatico in atto che rende più intensi e frequenti gli eventi estremi, estremamente dannosi per l’apicoltura.

Le temperature invernali al di sopra della media hanno portato ad un buon sviluppo delle famiglie che all’uscita dell’inverno si presentavano ben popolate, ma con poche scorte a causa della scarsa importazione nettarifera dovuta al clima siccitoso e ventoso di fine inverno. L’abbassamento della temperatura nella primavera 2019 ed il perdurante maltempo ha causato frequentissimi episodi di sciamatura, complicando ulteriormente la vita dell’apicoltore.

In alcune zone i forti venti hanno causato danni agli alveari e le piogge molto intense hanno causato esondazioni di numerosi corsi d’acqua, nelle quali sono stati coinvolti spesso interi apiari.

Non sono mancati episodi, anche gravi, di spopolamento delle famiglie a causa di avvelenamenti da fitofarmaci, sia al Nord sia, in forma ancor più grave, al Sud.

Questa apertura di stagione apistica conferma il peso dei fattori limitanti sulle grandi potenzialità dell’apicoltura italiana, fattori che rendono fragile il settore, senza considerare le gravi difficoltà di mercato dovute alla concorrenza del miele d’importazione, spesso di bassa qualità.

Diverse Associazioni regionali di apicoltori hanno chiesto alla propria Regione una riunione per valutare la gravità della situazione e gli eventuali provvedimenti da prendere.