Rassegna Stampa
06 maggio 2019
Reati contro gli animali: m5s deposita Ddl al Senato
Fonte: publicpolicy.it/
“Nella scorsa legislatura, il Movimento 5 Stelle con Vittorio Ferraresi” aveva depositato “un testo per introdurre norme più stringenti per tutelare gli animali. Così, nel contratto di Governo si è deciso di fare preciso riferimento ai reati contro gli animali. Partendo proprio dal testo della passata legislatura, al Senato abbiamo depositato un articolato disegno di legge. Il nostro obiettivo è attuare una semplice rivoluzione concettuale: far diventare oggetto della tutela direttamente l’animale e non più l’uomo legato emotivamente o sentimentalmente allo stesso”. È quanto si legge sul Blog delle stelle.
“Aumento delle pene ” volto a slegare i delitti contro gli animali dall’applicazione del decreto penale di condanna ” ampliamento delle fattispecie penali esistenti e introduzione di nuovi reati: viaggia su queste tre direttrici la legge che puntiamo ad approvare in Parlamento nel minor tempo possibile. Il primo aumento di pena è per chi uccide barbaramente un animale: si passa dagli attuali 4 mesi a due anni alla reclusione da uno a cinque anni, con multe da 5 mila a 50 mila euro. Mano più pesante anche per chi li abbandona: l’arresto, oggi fino a un anno, passa fino a tre anni, con ammenda fino a 25 mila euro”.
E ancora: “Viene rimodulata l’aggravante del delitto di spettacoli o manifestazioni vietate prevedendo un aumento di pena della metà per chiunque organizzi, partecipi o finanzi manifestazioni che comportino sevizie o soprusi a danno degli animali in relazione all’esercizio di scommesse clandestine o al fine di trarne profitto ovvero nel caso in cui derivi la morte dell’animale. Un’altra barbarie riguarda i bocconi avvelenati: oggi lasciarli in giro non costituisce reato. Con la nostra legge, chiunque semini esche o bocconi letali è punito con la reclusione da sei mesi a quattro anni e con ammende fino a 25 mila euro. Arresto da sei mesi a tre anni, invece, in caso di distruzione di habitat”. Per M5s “diventa un ‘delitto’ l’uccisione di specie protette, mentre è prevista un’aggravante in caso di furto di animale domestico. Importante è la modifica al codice di procedura penale: ufficiali e agenti di polizia possono arrestare chiunque sia colto in flagranza di reato per i delitti di cui sopra”. Si parla anche di caccia: “Sono previsti inasprimenti di pene, senza la possibilità di ricorrere all’oblazione, vale a dire al pagamento di una somma prestabilita, per l’esercizio della caccia nei periodi di divieto generale, per l’abbattimento, la cattura o la detenzione di mammiferi o uccelli appartenenti alle specie protette. Ma anche per chi esercita l’uccellagione (ovvero l’impiego di dispositivi fissi finalizzati alla cattura indiscriminata e di massa della selvaggina volatile), per chi va a caccia nei periodi di silenzio venatorio o lo fa da postazioni vietate (autoveicoli, natanti, aeromobili). In Parlamento da troppi anni ascoltiamo annunci, proclami e parole al vento sulle tutele per gli animali, senza vedere poi alcun risultato. Adesso abbiamo deciso di passare i fatti, coinvolgendo tutto il Parlamento. Vedremo chi ha a cuore gli animali concretamente, e non soltanto a chiacchiere o a favore di telecamere”.