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Veterinari Ausl Romagna: “Invito al vaccino solo a inizio marzo”

Categoria: Google News, SIVeMP - Regioni



Sono pubblicate su Il Corriere di Romagna le osservazioni del Segretario Aziendale FVM dell’Ausl Romagna, Daniele Petrozziello, in merito ai dati forniti dal direttore sanitario di Ausl Romagna, Mattia Altini,  secondo i quali il tasso percentuale più basso fra le categorie del personale sanitario sarebbe quello dei medici veterinari, che risultano vaccinati per il 32% dell’effettivo.

Il Dott. Altini purtroppo ha omesso di specificare, pur conoscendo bene l’argomento,  che al personale medico veterinario l’AUSL ha precluso l’accesso e la prenotazione al percorso immunizzante, nonostante le reiterate richieste avanzate sin da inizio gennaio dallo scrivente e dai Presidenti degli Ordini dei medici veterinari di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini – sostiene Petrozziello.

Da notare che in tutte le altre Aziende sanitarie della nostra regione e nel resto d’Italia i Colleghi veterinari hanno avuto accesso al vaccino sin da subito, al pari degli altri operatori sanitari, mentre soltanto l’AUSL della Romagna ha mantenuto una posizione diversa, peraltro senza giustificazioni attendibili, e ci ha “invitato” alla vaccinazione soltanto a inizio marzo, con primi posti disponibili a Pasqua. I pochi fortunati sono riusciti a rientrare in elenchi di “riservisti” in qualche ambito territoriali. 

La bibliografia internazionale indica che i grandi stabilimenti di lavorazione di carni e altri alimenti di origine animale sono stati fra gli ambienti di lavoro extraospedalieri maggiormente colpiti dalla pandemia, in Italia come in tutto il mondo. Impianti di questa tipologia sono ben rappresentati nelle province di Forlì-Cesena e Ravenna: qui lavorano centinaia di addetti su linee di produzione a forte rischio di contagio interumano, e qui i medici veterinari prestano servizio quotidianamente, nello svolgimento degli specifici indifferibili controlli, per l’interesse generale di rifornire la popolazione di generi alimentari sicuri e consentire agli operatori del settore un’adeguata presenza sui mercati internazionali, salvaguardando i livelli occupazionali nel territorio.

Negli stessi territori sono attivi anche allevamenti di visoni, specie particolarmente sensibile al Coronavirus e soggetta a specifici e rigidi protocolli di sorveglianza a livello mondiale.

E’ importante perciò che i Vostri lettori sappiano che i medici veterinari della Romagna, oltre ad aver sempre mantenuto i livelli essenziali di attività e i controlli sanitari durante tutto il corso della pandemia, sono assolutamente favorevoli alla vaccinazione anti COVID-19 e attendono fiduciosi di esservi sottoposti, se pur con un ritardo che ritengono indebito e inaccettabile.




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